LATINA – Ci sarà anche il presepe donato dal leader palestinese Abu Mazen a Papa Benedetto XVI, nella mostra allestita nella Chiesa di Santa Domitilla a Latina che sarà inaugurata nel giorno dell’Immacolata e resterà visitabile fino al 7 gennaio.
Un’occasione resa possibile dalla presenza ancora attiva nella parrocchia di Latina del sacerdote copto, Yoannis Lhazi Gaid, ormai da qualche anno segretario particolare di Papa Francesco. Grazie a lui, Santa Domitilla ha ottenuto di esporre due opere donate ai Pontefici: quella proveniente dalla Terra Santa, appunto, tutta in legno di ulivo; e un’altra, donata dalla città di Matera a Papa Francesco. “La prima è molto suggestiva, perché i Re Magi non riescono a raggiungere Betlemme a causa del muro eretto tra Israele e Palestina, un invito alla riflessione. Nell’altra, invece, la Natività è posta in una grotta realizzata all’intero di una pagnotta di pane (quello di Matera è famoso) e anche questa è evocativa, perché tutti dovremmo sapere che Betlemme è detta anche “la città del pane”, racconta il parroco Don Gianni Toni che ha introdotto la tradizione della mostra presepiale.
“In tutto avremo sedici presepi grandi – anticipa il sacerdote spiegando che anche quello posto sullo sfondo della sala, riguarda il tema de muri. “La Natività si trova all’esterno, mentre tra le due pareti ci sono i ruderi delle nostre civiltà”. Il tema centrale sono i muri. Quelli eretti e quelli che si vorrebbero alzare.
Il racconto di Don Gianni
