ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

al goretti

Dopo l’appello di Mihajlovic: “Donare il midollo salva la vita”. Ecco a Latina dove e come si può

Parla il dottor Francesco Equitani direttore della Uoc di Medicina Trasfusionale

LATINA – “L’Italia è uno dei Paesi in cui si dona di meno, ma quando hai una malattia come la mia, il trapianto ti salva la vita”. Lo ha detto domenica Sinisa Mihajlovic parlando dallo Stadio Dall’Ara dove il Bologna FC ha voluto sostenere l’Ail. L’allenatore malato di leucemia che si è sottoposto al trapianto di midollo, ha invitato alla generosità: “Bisogna prendere esempio dalle persone che donano perché salvano vite”.

Ci siamo chiesti allora, qual è la situazione a Latina. Quanti sono i donatori. Chi può donare e dove lo si può fare. Qual è la procedura. 

“L’appello di Mihajlovic è  fondamentale, perché di queste cose si parla solo quando interessano personaggi famosi. In provincia di Latina abbiamo circa 400 donatori”, spiega Francesco Equitani, direttore della Uoc di Medicina Trasfusionale del Goretti che da alcuni anni si fa carico anche della promozione alla donazione del midollo, affiancandosi all’Admo e in sinergia con l’Avis. “Il percorso è molto simile a quello della donazione di sangue, con il limite del tetto di età, che non può superare i 35 anni”. Un limite posto a tutela del donatore dal momento che si tratta di una procedura invasiva, e che cade solo in caso di donazione da familiare. Ecco perché si fa promozione in ambito universitario, tra gli studenti, per reclutare donatori intorno ai 25 anni.

DAL PRELIEVO DI SANGUE O SALIVA ALLA DONAZIONE – “L’arruolamento avviene attraverso un semplice prelievo di sangue su cui si svolgono test detti di primo livello. Queste informazioni vengono poi  – con il consenso del donatore  – inviate all’ospedale di macroarea che è il San Camillo-Forlanini il quale, ove ci fosse la potenzialità di una donazione, richiede un secondo livello di test e, eventualmente si sia davvero molto vicini ad un quadro di compatibilità donatore-ricevente, un terzo e definitivo livello dopo il quale il donatore viene convocato per poter donare. Si tratta di un’evenienza piuttosto rara anche legata al fatto che i donatori non sono moltissimi, e che quando si viene chiamati a donare sì è l’unica persona al mondo compatibile con il ricevente. Ecco perché la cosa fondamentale, rispetto alla donazione, è la motivazione”.

DOVE RIVOLGERSI AL GORETTI –  Chiunque sia interessato ad avere informazioni, si può rivolgere al servizio di Medicina Trasfusionale del Santa Maria Goretti dove avrà tutte le risposte e verrà inserito nel novero dei donatori se risulterà realmente motivato. “Non bisogna avvicinarsi alla donazione perché lo si è sentito di dire, ma solo se si si è realmente e profondamente motivati – raccomanda Equitani –  Abbiamo infatti una percentuale purtroppo non trascurabile di rinunce alla donazione quando poi si è arrivati al terzo livello di test. E’ una una cosa su cui riflettere profondamente”.

ASCOLTA IL DOTTOR FRANCESCO EQUITANI

Condividiamo il video della cerimonia organizzata dal Bologna FC allo stadio Dall’Ara

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto