LATINA – Un flusso continuo di persone, tante famiglie, ragazzi che non erano ancora nati quando la mafia ordì la strage di Capaci, e adulti che invece la ricordano benissimo con il senso di sgomento che la accompagnò. Visitatori anche di notte e fino all’alba stanno rendendo omaggio in questi giorni ai resti dell’auto della scorta del giudice Giovanni Falcone. La Quarto Savona 15 – questo il nome assegnato all’equipaggio formato dai poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo che morirono uccisi dal tritolo il 23 maggio del 1992 – e che gira l’Italia per portare La memoria in marcia e ricordare che la mafia non ha fermato lo Stato e che nessuno ha dimenticato.
L’esposizione, sotto i portici dell’Intendenza di Finanza in piazza del Popolo, proseguirà fino al 3 dicembre. Poi, la teca che custodisce questa “reliquia civile” riprenderà il suo viaggio accompagnata dalla moglie del caposcorta Antonio Montinaro alla quale la Polizia di Stato ha voluto affidare questo importante compito. Tina Montinaro a Latina ha incontrato tanti ragazzi delle scuole per trasferire anche ai giovani la memoria di quel sacrificio, contro la mafia e per la difesa della democrazia.
