LATINA – Dedicare una pietra d’inciampo a Gina Piazza. E’ la proposta partita dall’ex assessore alla pubblica istruzione Gianmarco Proietti, in veste di privato cittadino, contenuta in una mozione presentata dalla consigliera del Pd Valeria Campagna al Consiglio Comunale di Latina in vista del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Una storia che ancora pochi conoscono, ma che dovrebbe diventare patrimonio di tutti i cittadini di Latina.
A raccontarla è stato lo stesso Proietti sui social ricordando che Gina Piazza (figlia di Giuseppe Piazza e Lina Spizzichino nata a Roma il 25 ottobre 1916) era ebrea e fu arrestata alla stazione di Littoria Scalo, il 24 novembre del 1943, all’età di 27 anni appena compiuti. La giovane donna era partita da Roma per raggiungere il fratello che viveva a Sermoneta. Una volta catturata, fu portata prima nel carcere di Velletri, poi a Fossoli, quindi deportata ad Auschwitz dove riuscì a sopravvivere. Alcune settimane prima della fine della guerra fu trasferita nel campo di Dachau dove rimase fino all’arrivo degli alleati. Da quel momento visse a Roma prima di decidere di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Pontinia
“Si dedichi una pietra di inciampo a Gina Piazza davanti la stazione di Latina e onoriamo la sua memoria”, è l’invito rivolto da Proietti alle istituzioni.