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MARE, LA CLASSIFICA
Eccellenza per sette località pontine
Sorpresa per Ponza e Circeo

Il mare di Palmarola ha ottenuto l'eccellenza

LATINA – La Regione Lazio ha pubblicato il decreto che classifica le acque di balneazione, con risultati a dir poco  sorprendenti per alcuni “casi” pontini.

Per il mare della Riviera D’Ulisse le sorprese, in particolare, si chiamano Ponza e San Felice Circeo, note per la bellezza delle loro acque, non hanno ottenuto l’eccellenza, che invece è andata a Sabaudia, Gaeta, Minturno, Sperlonga, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano. E c’è di più: le due perle pontine hanno fatto peggio di Anzio e Ostia che figurano in vetta alla lista del buon mare.

Il risultato potrebbe lasciare interdetti i frequentatori delle spiagge del Lazio e soprattutto gli appassionati di mare che hanno scoperto palmo a palmo, spiagge, scorci e acqua salmastra. Ma è presto spiegato: la classificazione è stata redatta sulla base della nuova normativa europea ed è il risultato di una sintesi tra i prelievi effettuati in punti strategici della costa negli ultimi cinque anni, in relazione alla concentrazione di streptococchi fecali ed escherichia coli, unici due parametri valutati rispetto agli 11 presi in considerazioni negli anni passati. Sarà colpa dei depuratori?

Si classifica “buona” secondo questa analisi, al secondo gradino della scala, l’acqua del mare di Terracina, mentre a Fondi, il Fosso Sant’Anastasia conquista appena la sufficienza. Restano esclusi dalla graduatoria 73 chilometri circa di costa laziale non balneabile a causa della presenza di porti, poligoni di tiro o foci di fiumi.

 

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