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sanità

Asl Latina, presentato in Regione l’atto aziendale

Le linee: tagli ai dipartimenti, aumento dei posti letto e livelli di cura differenziati

Il manager della Asl di Latina Michele Caporossi

Il manager della Asl di Latina Michele Caporossi con i direttori Alfredo Cordoni e Vania Rado

LATINA –  Con un’età media di 42, 7 anni e l’indice di vecchiaia più basso del Lazio, la Asl di Latina si appresta a ridefinire i propri servizi tenendo conto di un insolito «ringiovanimento» della propria popolazione di riferimento, dovuto anche all’alto numero di immigrati e di lavoratori stagionali, per un totale di circa 600 mila residenti stimati su tutto il territorio provinciale. Una sfida lanciata attraverso il nuovo Atto aziendale illustrato dal dg Michele Caporossi alla commissione Salute del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena (Pd). A riferire alla Pisana, insieme a Caporossi, il direttore sanitario Alfredo Cordoni e quello amministrativo Vania Rado. Lo rende noto il Consiglio.

TAGLI AI DIPARTIMENTI – Percorso della gravidanza, area pediatrica e pronto soccorso sono i bisogni che si saldano alle criticità tipiche. Nei cinque distretti sono previsti 21 poliambulatori, 13 consultori, 14 Servizi Tsrmee, 9 Centri di Salute mentale, 4 Centri diurni, 4 Comunità terapeutiche e 5 Sert. Tra le strutture territoriali complesse tracciate dal nuovo Atto aziendale le Case della Salute di Cori-Cisterna-Aprilia, di Sezze-Priverno-Monti Lepini, di Gaeta-Minturno, alle quali si aggiungono i modelli innovativi di integrazione sociosanitaria per Pontinia/Sabaudia. Gli ospedali attivi sul territorio sono quelli di Latina(Dea II livello), Formia (Dea I livello), Terracina e Fondi (con Pronto soccorso) «ripensati come un’unica rete, con una marcata riorganizzazione dei dipartimenti, ridotti del 60 per cento», ha precisato il direttore generale.

AUMENTANO I POSTI LETTO – Per tutti e quattro i presìdi, nelle previsioni per il 2015-2016, sono contemplati aumenti di posti letto: a Latina i posti ordinari passeranno da 408 a 487; a Fondi e Terracina diventeranno 37 i posti letto in regime di day hospital (+6); a Formia i posti ordinari saliranno da 704 a 777.

RIORGANIZZAZIONE SISTEMI DI CURA – Ma è sulla riorganizzazione dei sistemi di cura territoriali che il management della Asl di Latina punta per un radicale cambiamento del sistema di erogazione dei servizi sociosanitari. «Abbiamo previsto tre livelli di intensità di cure – ha spiegato Caporossi -: uno di base per patologie gestibili in ambulatorio o a domicilio dal medico di medicina generale; uno intermedio caratterizzato dal supporto continuativo e coordinato in cui la componente diagnostico/terapeutica è prevalente e gestite secondo il Chronic Care Model; un livello in cui alla complessità del quadro clinico si associa la necessità di assistenza specialistica, infermieristico-riabilitativa ed anche sociale, da assicurare in regime di residenzialità o semi residenzialità». Per Caporossi restano tuttavia delle forti criticità: alto livello di precariato, alta età media degli operatori, eccessivi vincoli nella gestione delle risorse umane.

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