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Cronaca

Latina, spari in via Palermo: l’accusa ora è di omicidio volontario

Nuovo sopralluogo della polizia. Il legale di Palumbo: "Il mio assistito non si è accorto di aver colpito un uomo"

LATINA –  L’accusa contestata è quella di omicidio volontario. Francesco Palumbo, l’avvocato che domenica pomeriggio ha sparato a un ladro che era andato nell’abitazione dei genitori in via Palermo a Latina insieme a due complici, resta indagato a piede libero. Gli agenti della Squadra Mobile sono tornati sulla scena del crimine per un ulteriore sopralluogo dove è stato trovato il corpo di Domenico Bardi, 41 anni, originario di Napoli, ucciso da due colpi di arma da fuoco e della pistola calibro 9 regolarmente detenuta dal professionista pontino. Gli investigatori hanno eseguito accertamenti anche scientifici sulla scala a pioli utilizzata per salire al primo piano dell’abitazione dai ladri  e hanno sequestrato tutta l’area del  giardino dove è stato ritrovato il cadavere.

Francesco Palumbo domenica sera è stato portato in Questura ed è stato ascoltato per oltre tre ore dagli investigatori e ha ricostruito la sua versione dei fatti. A dare l’allarme alla polizia sono stati alcuni residenti della zona che hanno sentito dei colpi di arma da fuoco provenire dal giardino di via Palermo. Il legale di Palumbo, l’avvocato Leone Zeppieri ha ricostruito i fatti e ha sostenuto che il suo assistito era molto agitato.  <Neanche lui si è accorto si aver colpito un uomo e si è ritrovato in una condizione in cui ha percepito una grave situazione di pericolo, ha sparato dei colpi in aria e quando è arrivato a casa, i due soggetti che gli sono venuti incontro avevano un fare minaccioso, ha sparato per spaventare e neanche il mio assistito si è accorto di quello che è accaduto>. Nella giornata di mercoledì sarà eseguita l’autopsia.

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