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Omicidio a Terracina. Il papà di Emiliana: “Mai da lui spontaneamente”

TERRACINA – Due cugini sono stati fermati con l’accusa di favoreggiamento nell’omicidio di Emiliana Femiano, la ragazza uccisa a coltellate a Terracina, dal suo ex.
Ieri intanto il medico legale Silvestro Mauriello ha eseguito l’esame disposto dalla Procura di Latina confermando che la 25enne napoletana è morta dissanguata per le gravi ferite prodotte in rapida successione dal coltello usato dall’assassino: una lama da 24 centimetri affondata più di venti volte che ha fatto scempio del corpo di Emiliana lasciata sul pavimento probabilmente ancora agonizzante.
Poi Luigi Faccetti è fuggito aiutato da Giuseppe e Marco Prisco, 21 e 19 anni,  che lo hanno accompagnato al pronto soccorso a farsi medicare una ferita che si era prodotto uccidendo la sua ex ragazza al culmine di una discussione accesa durata quasi due ore. Secondo i carabinieri che indagano Emiliana si era riavvicinata a Luigi attraverso Facebook ma secondo i familiari non è possibile, la ragazza era terrorizzata dopo che lui a dicembre scorso aveva cercato di ucciderla colpendola alla gola, prima di costituirsi ed essere condanmnato a 8 anni da scontare detenuto in casa.
“Mai sarebbe tornata da lui -dice Luigi Femiano, il papà – mia figlia è stata sequestrata. Era disperato ieri al cimitero di Terracina e ha gridato: l’hanno uccisa in due, il macellaio e il magistrato che lo ha messo ai domiciliari”. Intanto i due cugini bloccati uno a Villaricca e l’altro a Napoli sono rinchiusi nel carcere di Poggioreale dove saranno ascoltati dal Gip.

 

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