LATINA SCALO – E’ diventato un caos parcheggiare alla stazione di Latina Scalo. Sembra un paraddosso, ma i pendolari che ogni giorno raggiungono la ferrovia per ragioni di lavoro o di studio, non sono stati affatto aiutati dal nuovo parcheggio, quello a pagamento.
Le auto sono ovunque, oltre che ai lati, parcheggiate in una terza fila centrale, nella viabilità di accesso al piazzale della Stazione. A ridosso della rotatoria una quattroruote fa fatica a passare e un mezzo poco più grande rischia seriamente di rimanere incastrato.
Eppure, quelle auto in sosta selvaggia una volta tanto ispirano quesi un sentimento di comprensione dal momento che appartengono ad una categoria già abbastanza penalizzata, e sempre in aumento, composta da chi è costretto a perendere il treno tutti i giorni per guadagnarsi da vivere. Nulla è cambiato da quando, poche settimane fa, è stata aperta l’area di sosta a pagamento, più che un servizio un supplizio. Se infatti si decide di superare le barriere del parcheggio si è costretti a pagare un’euro l’ora, oppure scegliere la strada più economica, si fa per dire, dell’abbonamento giornaliero a cinque euro o di quello settimanale a 20 che, per un anno, fa circa 1000 euro. Esiste anche un annuale riservato alla categoria del pendolare, vantaggioso di certo, a 360 euro, da versare però tutti insieme. Un peso uleriore per chi viaggia per lavoro e deve già sottrarre allo stipendio le spese per il treno, per i mezzi publici e per il pranzo.
In questo scenario, non si può fare a meno di notare che sono molte le aree sterrate a ridosso di quella zona, che potrebbero essere sistemate con poco e “reclutate” a vantaggio dei cittadini, obbligati a raggiungere la stazione in auto anche perché i mezzi pubblici sono pochi, e intere zone male o per nulla, servite.