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Omicidio Spigno. Caliman al gip: “Avevo la pistola per suicidarmi”

L'omicida Carlo Emanuele Caliman

LATINA – E’ durato circa un’ora questa mattina l’interrogatorio di convalida del fermo di Carlo Emanuele Caliman, la guardia provinciale di Campodimele che a Spigno ha ucciso Valentina Colella, la ragazza di 26 anni con la quale aveva avuto una lunga storia d’amore finita perché lui non voleva sposarla.

Davanti al Gip Tiziana Coccoluto l’omicida ha detto che un movente per l’omicidio non esiste e ha aggiunto di aver portato con sé la pistola perché aveva intenzione di suicidarsi, ma di aver poi perso la testa sparando alla ragazza al culmine di una lite. Ha anche ribadito di aver successivamente tentato il suicidio, ma di non esserci riuscito perché l’arma si è inceppata. 

L’interrogatorio è avvenuto nel carcere di Via Aspromonte. Il Gip si è riservato sul provvedimento di convalida. Caliman è accusato di omicidio volontario.

Oggi intanto saranno celebrate le esequie della vittima, Valentina Colella, madre di una bambina di sei. L’estremo saluto alle 15 nella chiesa del Sacro Cuore di Vindicio a Formia.

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