TERRACINA – Ben 42 reperti di interesse archeologico sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Terracina che ha dichiarato guerra a “tombaroli” e collezionisti di materiale arcaico.
I reperti sono stati rinvenuti all’interno di un’abitazione di Terracina, dopo una soffiata. Le perquisizioni, coordinate dal pm Cristina Pigozzo, ed eseguite alla presenza di un funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, hanno dato subito esito positivo. Tra i pezzi, nessuno denunciato alla Sovrintendenza, l’indagato aveva anche un “frammento di cornice architettonica” presumibilmente proveniente dagli scavi del Teatro Romano di Terracina.
Le indagini proseguono per verificare la provenienza dei reperti archeologici sequestrati e identificare eventuali altri trafficanti di beni dello Stato.
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