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Pannone (Pd): “Nonostante la sconfitta, qualcosa si muove”

Giuseppe Pannone

LATINA – Alcune considerazioni dell’esponente del Pd Giuseppe Pannone sul voto. Riceviamo e pubblichiamo.

“Catalano avrebbe detto: quando non raggiungi la metà più uno dei voti oppure il tuo avversario supera quella soglia, perdi le elezioni. Ma Latina, stavolta, non ha fatto “Indietro tutta”, perché nella sconfitta del centrosinistra si manifestano dei dati positivi.

In primo luogo la capacità di Claudio Moscardelli di compattare davvero la coalizione; con un lavoro duro e coerente ha dimostrato la sua leadership trasmettendo entusiasmo e raggiungendo il 36 %. A Latina, con gli interessi in campo, non è cosa da poco!

Dall’altra parte un centrodestra schiaffeggiato da un sonoro – 15%, nonostante la discesa in campo del leader maximum e con molti dubbi sulle operazioni di voto.

Anche nella rappresentanza consiliare, marcate sono le differenze. Mentre il centrodestra conferma tutti gli ex consiglieri o assessori, l’area Moscardelli riesce a rinnovare significativamente la propria squadra: ben 5 novità tra cui una donna (finalmente), un attivissimo consigliere di circoscrizione e un ragazzo proveniente dal “consiglio giovani”, cui si aggiunge l’energia del rappresentante della lista del sindaco. Insomma un mix di esperienza e innovazione, con il capolista del PD che raccoglie oltre 1200 voti e ben 15 candidati che superano la soglia delle 350 preferenze.

In Consiglio Comunale entrano solo 8 delle 26 liste presentate (nel 2007 6 su 24) e 3 dei 13 candidati a Sindaco, segno che l’elettorato vuole chiarezza e respinge gli “spezzatini” pseudopolitici, le ardite commistioni e la pretenziosità dei singoli.

Quindi non è vero che nulla è cambiato.

Ora, però, il centrosinistra ed il suo indiscusso leader pontino, hanno una grande responsabilità, quella di giocare fino in fondo, con determinazione e coerenza, il ruolo affidato all’opposizione, di portare a compimento le battaglie contro ogni decisione della maggioranza che mortifica la città e le sue prospettive, di dialogare all’interno e di mettersi in comunicazione con l’esterno. Perché uno dei motivi dell’attuale sconfitta è certo un contrasto annunciato solo sulla stampa e non portato a termine, condito con un eccesso di individualismo.

Gli eletti del centrosinistra dovranno ricordarsi e ricordare che non rappresentano solo se stessi, ma oltre un terzo dell’elettorato. E’ da qui che bisogna ripartire”.

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