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GIORNATA EUROPEA DEL PAESAGGIO
Appuntamento domenica a Ninfa

 

L'area di Pantanello

NINFA – Si terrà domenica 19 giugno, dalle 10 alle 17, all’interno della cornice del monumento naturale di Ninfa presso Pantanello, la “Giornata Europea del Paesaggio 2011”, evento organizzato dall’associazione O.N.D.A. onlus (Organizzazione Nuova Difesa Ambientale) in collaborazione con altri 11 sodalizi del territorio. L’iniziativa prevede una serie di conferenze, sui Paesaggi Letterari (Dott. R.Perticaroli) e sulle Vibrazioni alimentari in medicina quantistica (Dott.ssa P.Andreoli), e un concerto spettacolo di musica delle tradizioni popolari eseguito dal gruppo Zirizzaccoli della Norbensis. Interverrà tra gli altri anche il consigliere regionale Stefano Galetto, per illustrare la proposta di legge regionale degli Ecomusei presentata dallo stesso presso gli uffici della Regione. A seguire i presidenti delle Associazioni firmatarie del protocollo d’intesa per l’istituzione dell’ecomuseo dell’Agro Pontino presenteranno le loro strutture e le attività che stanno svolgendo a tal fine. Al termine dei diversi incontri verrà offerta una degustazione di prodotti tipici locali dell’agro pontino e chi vorrà potrà effettuare una visita guidata con interpretazione ambientale, curata da Stefano Menin dell’istituto Pangea, presso l’area di Pantanello.

LA PROPOSTA DI LEGGE – Presentata presso gli uffici del Consiglio regionale del Lazio e firmata dal consigliere Galetto, prevede l’ istituzione di Ecomusei nel Lazio per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici. «L’ecomuseo è un’istituzione culturale, un museo “senza pareti” in cui natura, cultura e storia sono mostrate nel luogo d’appartenenza e dove l’attenzione è posta sull’interazione tra territorio e popolazione: un museo dell’identità che non si limita alla formazione di una collezione di reperti, ma che fa della regione stessa la struttura espositiva»: così il consigliere spiega l’oggetto della iniziativa.

«Nel Lazio – spiega Galetto – manca una legge dedicata esclusivamente agli Ecomusei, che sono strumenti d’avanguardia sia per tutelare il patrimonio culturale e materiale delle comunità locali, sia per incentivare forme di sviluppo sostenibile. Da una parte l’Ecomuseo ha il fine di recuperare, testimoniare e valorizzare la memoria storica proiettandola nel futuro, la cultura materiale e immateriale, le relazioni fra ambiente naturale ed ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività e il modo in cui l’insediamento tradizionale ha caratterizzato la formazione e l’evoluzione del territorio regionale. Dall’altra adotta una prospettiva orientata allo sviluppo futuro del territorio, divenendo così promotore di nuove risorse che rivitalizzino l’economia della regione. Mettere “in rete” realtà già esistenti permette l’apertura ad altre attività economiche, turistiche e non, con tutti i benefici che ne derivano».

 

 

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