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SANITA’
Cgil e Cisl chiedono garanzie ad Ares e Cri per gli autonomi

LATINA – Cisl e Cgil di categoria chiedono all’ ARES e a CROCE ROSSA di Latina garanzie sulla prosecuzione del rapporto lavorativo con i lavoratori autonomi e parasubordinati. I sindacati hanno chiesto la convocazione di un tavolo urgente all’ ARES, alla Regione Lazio ed alla Croce Rossa. “La preoccupazione riguarda i lavoratori, formalmente assunti con forme contrattuali atipiche, ma che oramai da anni collaborano con Croce Rossa Italiana – affermano Paolo Di Gerio e Giuseppe Sperandio – Chiediamo all’ ARES e alla Regione Lazio un impegno deciso nel far si che i rapporti di lavoro con questi lavoratori non cessino alla scadenza della convenzione ma che siano rinnovati in favore di Croce Rossa o di altri Soggetti”
“Questo in primis perchè si tratta di lavoratori altamente professionalizzati il cui eventuale mancato rinnovo dei rapporti lavorativi, tra l’altro, avrebbe inevitabile conseguenze sull’ efficienza del servizio di emergenza sanitaria. Sappiamo bene che il servizio in questione involge il diritto alla salute che la Costituzione garantisce come fondamentale di ogni cittadino e che,  pertanto con assoluta cautela debbono essere affrontate le problematiche circa l’individuazione ed il reclutamento del personale da adibire al servizio attingendo possibilmente da professionalità già esperte”
“Inoltre deve osservarsi che si sta parlando di lavoratori che già da molti anni lavorano in favore di Croce Rossa, fra cui molti operano in regime di monocommittenza e che quindi hanno maturato una legittima aspettativa ad un rapporto di lavoro subordinato garantito da stabilità. Chiediamo pertanto che, oltre alla garanzia della prosecuzione degli attuali rapporti lavorativi, si studi un percorso per la loro definitiva stabilizzazione, su base volontaria.
Ma va condotta una ulteriore considerazione sulla situazione di questi lavoratori. Sarebbero infatti gravi le conseguenze che una interruzione dei rapporti  lavorativi avrebbe sulla loro condizione socio-economica. Risultando detti lavoratori, secondo la lettera dei contratti da loro stipulati, formalmente autonomi o nella migliore delle ipotesi parasubordinati, pagherebbero a caro prezzo il mancato rinnovo del rapporto di lavoro, non essendo previsto per gli stessi le forme di tutela per la disoccupazione prevista per i lavoratori dipendenti”

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