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SFIDUCIA A BERTUCCELLI
L’ad di Latina Ambiente risponde: “Una ritorsione”
Il Presidente Mignano ne ha chiesto la testa

L'ad di Latina Ambiente, Valerio Bertuccelli

LATINA – Dal presidente della Latina Ambiente Giacomo Mignano arriva la mozione di sfiducia per l’amministratore delegato della società partecipata, Valerio Bertuccelli. Il  Consiglio di amministrazione della Latina Ambiente è stato convocato per lunedì prossimo alle ore 15,00, con all’ordine del giorno proprio la mozione di sfiducia. La motivazione della drastica mozione risiede nel fatto che il presidente Mignano e il Comune di Latina hanno appreso solo per vie informali dell’avvenuta notifica di un decreto ingiuntivo, provvisoriamente esecutivo, di circa ottocentomila euro a carico della società a vantaggio di un presunto creditore, una ditta che avrebbe svolto dei lavori per conti della Latina Ambiente ma che non sarebbe stata saldata. Un fatto che si ritiene di estrema gravità – si legge nella nota – vista l’avvenuta comunicazione solo in via informale e in grande ritardo da parte della società e considerato il notevole importo del decreto ingiuntivo, ma soprattutto in considerazione del fatto che questo è palesemente in contrasto con il lavoro svolto in questi mesi dalla nuova amministrazione.

LA RISPOSTA DI BERTUCCELLI – Dopo le dichiarazioni nette del presidente della Latina Ambiente, Giacomo Mignano,  è lo stesso Bertuccelli a prendere carta e penna per difendersi, ma soprattutto per contrattaccare togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.

“Se il presidente del CdA desidera essere costantemente informato su qualsivoglia questione attinente alla società allora è bene anzitutto che sia presente in azienda”, arriva così la prima stoccata del vertice operativo dell’azienda per i rifiuti. “Il Presidente Mignano in oltre sei mesi di mandato se si escludono le partecipazioni alle assemblee dei soci ed alle riunioni del cda praticamente non si è mai visto in azienda ma nonostante questo è sempre stato informato su ogni vicenda attinente alla azienda ivi compreso la notifica del decreto ingiuntivo da parte di un fornitore rispetto al quale la Latina Ambiente è da tempo in contenzioso”.

Bertuccelli incalza: “Le motivazioni che hanno indotto il presidente del cda a chiedere la sfiducia del sottoscritto con un atto del tutto insolito per una società di capitali che evidentemente Mignano intende trattare alla stregua di un piccolo consiglio comunale, sono in realtà tutt’altre. Si tratta di un vero e proprio atto di ritorsione verso l’amministratore delegato per non aver assecondato la richiesta del presidente del cda di affidare l’opposizione al decreto ingiuntivo di Poseidon ad un legale di suo gradimento. Bertuccelli spiega che la scelta di non saldare il supposto debito con Poseidon è la stessa che muove il comune di Latina che giustamente intende pagare alla società solo i servizi effettivamente resi. Le pretese di Poseidon – secondo l’ad – non sono riconoscibili perché non avrebbe duqnue svolto i servizi per i quali aveva l’appalto.

 Sulla testa dell’Ad  pende la sfiducia posta dal Presidente Mignano che ha riunito per lunedì il cda chiedendo che si voti la cacciata del vertice tecnico.

 

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