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OPERAIO MORTO ALLA PLASMON/2
Lunedì l’autopsia. Dubbi sulle cause del decesso

Massimo Bigonzi in una recente foto sul suo profilo Facebook

LATINA – La Procura della Repubblica di Latina ha aperto un’inchiesta sulla morte di Massimo Bigonzi avvenuta ieri nello stabilimento della Plasmon sulla Migliara 45 a Borgo Grappa. Restano infatti alcuni dubbi sulle cause della morte e l’ipotesi iniziale del decesso per folgorazione non è al momento confermata dagli investigatori.

Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, l’ elettricista di 33 anni, residente a Borgo Santa Maria, è stato trovato privo di vita intorno alle 21, ma era morto già da qualche ora, probabilmente intorno alle 17. Lo ha stabilito il medico legale che ha svolto l’esame esterno sulla salma. Il corpo è stato trovato riverso su una piccola impalcatura, dove l’operaio si trovava per sostituire una lampada al neon.

Bigonzi era dipendente della Coelme, una ditta che effettua lavori di manutenzione per conto della grande azienda sulla Pontina. Il magistrato Marco Giancristofaro ha disposto l’esame autoptico che sarà eseguito lunedì

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