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GRANDI CHEF
Al Carrefour di Latina
Gino e Patrizia Pesce

Gino Pesce con la moglie Patriza

Gino Pesce con la moglie Patriza

LATINA – E’ con uno chef pontino, il terzo e (per ora)  ultimo appuntamento  di In cucina con le Stelle, evento promosso e organizzato dal Carrefour Market Latina. Sabato prossimo, dalle 17.30, nella cucina allestita all’interno del supermercato di Via Capograssa, ci sarà Gino Pesce, fondatore, chef e anima insieme alla moglie Patrizia, di “Acqua pazza”, il celebre ristorante di Ponza inserito nella lista dei migliori 150 d’Italia.

LA RICETTA – Gino e Patrizia prepareranno tortelli di dentice con spremuta di pomodoro crudo, e sfoglie di cannolo siciliano. E qui, viene voglia di prendere l’aliscafo e andare a Ponza per un pre-assaggio.

L’evento, come sempre ad ingresso totalmente gratuito, avrà come partner l’Ais, l’associazione italiana sommelier che offrirà i giusti calici di vino da abbinare alla degustazione, l’associazione “Latina in cucina” e la condotta territoriale “Slow Food”.

CHEF TITOLATO – I titoli conquistati da Gino Pesce sono molti: ha ottenuto una Stella Michelin nel 2006, ma conquistato 83 punti nella guida del Gambero Rosso, 16 in quella della Guida dell’Espresso e insignito di una medaglia dal Touring Club per la promozione e valorizzazione del prodotto locale.

L’Acqua Pazza, ricordiamo, è uno dei più celebri ristoranti della Perla del Mediterraneo, per l’appunto Ponza: fondata da Gino Pesce e da sua moglie Patrizia Ronca nel 1989. L’intimità del locale è una delle caratteristiche più forti, oltre ovviamente alla cucina: appena 20 coperti nella sala interna e 50 in quell’aperto. La filosofia di Gino Pesce è basata su ingredienti tradizionali; lo chef inventa ogni giorno una cucina sofisticata e moderna, il pesce che viene servito è assolutamente selvaggio, sono banditi tutti i pesci di allevamento. La maggior parte delle verdure proviene direttamente dai terreni dei contadini isolani, il pane e la pasta sono preparati quotidianamente in casa. A 50 metri dal ristorante si può visitare la cantina, scavata sotto il porto borbonico e fornita di oltre 900 etichette, italiane e internazionali.

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