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VERTENZA NEXANS
I neoeletti rispondono ai sindacati

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LATINA – I consiglieri regionali Rosa Giancola, eletta nel listino bloccato del presidente Nicola Zingaretti, ed Enrico Forte, eletto nelle fila del Partito Democratico, stigmatizzano l’atteggiamento assunto da alcune sigle sindacali che li accusano su un non loro mancato intervento sulla vicenda Nexans per la deroga della cassa integrazione. I consiglieri, infatti, vengono accusati di non essersi interessati della questione, ma la verità è un’altra. “È veramente singolare la semplificazione operata rispetto a temi complessi – ha dichiarato Rosa Giancola-. Ci si rende conto di come “un mancato appello” sia l’argomento da rincorrere per avere un po’ di vetrina sui giornali. È questo quello che dovrebbero fare i politici? Essere sempre pronti ad intervenire, magari con qualche articolo dove ci si cosparge il capo di cenere e si fanno analisi stracotte su fatti noti? Personalmente non amo la speculazione del dolore, nè a fini elettorali, nè per creare del consenso a priori. Precisato questo, pertanto il mancato appello non è in virtù di un’assenza di responsabilità o temi a riguardo, se c’è “un’assenza” è quella del mandato ufficiale, considerato che soltanto oggi siamo insediati in Regione Lazio e che non siamo stati informati dalle parti sociali su questa cosa se non ‘in maniera volante’. Se poi questo è il modo di approcciare alle problematiche è un modo errato, meramente strumentale che non porta a conseguire nessuna obiettivo se non quello di inasprire animi e toni: credo che questa sia una crisi che imponga il silenzio del lutto e della riflessione,  piuttosto che un convulso dialogo tra sordi”.

“Credo proprio che il modo per cominciare un discorso comune a favore del territorio sia stato sbagliato –ha precisato Enrico Forte-. Invece di trovare una sintesi e una concertazione per risolvere le problematiche si viene attaccati dalle parti sindacali per un appello caduto nel vuoto quando questo appello non solo non vi è stato, ma è stato lanciato anche nella sede meno opportuna. Senza entrare troppo nella polemica, va precisato che il tavolo si dovrebbe organizzare a Latina piuttosto che a Roma considerato che gli attori sono di quel territorio, oltre a sottolineare che si deve agire nel rispetto dei ruoli e delle funzioni. E poi: qual è l’interlocutore politico se ci si dirige alla Pisana e non è insediato né il Presidente e né il Consiglio?”.

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