LATINA – Rispetto dei diritti e responsabilità d’impresa. Sono queste le richieste che i lavoratori del quotidiano La Provincia di Latina continuano ad avanzare con forza alla Effe Cooperativa Editoriale. Richieste finora disattese da un’azienda che, dopo aver beneficiato in 8 anni di circa 18 milioni di euro di contributi pubblici, non solo non è stata in grado di attuare un piano industriale diretto a rendere competitivo il prodotto editoriale nelle province di Latina e Frosinone, ma ora addirittura cerca di incolpare i lavoratori del proprio fallimento.
Una campagna denigratoria che i 21 lavoratori di Latina considerano lesiva da un punto di vista professionale oltre che umano anche perché la sospensione delle pubblicazioni a Latina dipende dal blocco dei contributi dovuto ad un’inchiesta che coinvolge la cooperativa e non da altri fattori come si cerca di far credere. Insomma la Effe non rispetta gli accordi firmati davanti ad un funzionario regionale, è debitrice di ormai 10 mensilità, si è appropriata dei
rimborsi 730, degli assegni familiari, delle indennità di disabilità e maternità e di parte degli ammortizzatori sociali. Come se non bastasse, poi, attribuisce la responsabilità della chiusura di Latina ad un gruppo di lavoratori invece che alla propria incapacità manageriale.
Per tutti questi motivi l’assemblea permanente va avanti così come le azioni di protesta. Questa è una vicenda che interessa tutti perché la Effe ha percepito negli anni soldi pubblici – quindi della collettività – e perché la chiusura
di una testata giornalistica rappresenta una grave perdita per il pluralismo informativo. Dopo la manifestazione di ieri al mercato di Veroli, domani giornalisti e poligrafici saranno al mercato di Frosinone per continuare a
informare e coinvolgere altri cittadini.