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Il giorno dopo la sfiducia, l’ira di Giorgia Meloni: “Forza Italia nelle mani di ras locali”

Mentre Latina attende il commissariamento, veleni tra le forze politiche

PROVINCIALISTA_20150604_0010LATINA – Il giorno dopo la sfiducia al sindaco Giovanni Di Giorgi, Latina attende la nomina del commissario prefettizio che possa prendere in mano le redini della città e risolvere i tanti problemi lasciati sul terreno da una crisi lunga e sfibrante e dall’impasse su questioni fondamentali. La nomina è attesa nelle prossime ore al massimo per lunedì.

“E’ la sconfitta della politica e la fine di questo centrodestra”,  ha detto Giovanni Di Giorgi nel suo discorso  al termine del quale è apparso sollevato, liberato da un peso. “Noi faremo la nostra strada, io non smetterò di fare politica, ma non ci sarà una mia nuova candidatura a sindaco”, ha aggiunto parlando con la stampa.

E oggi è il giorno dell’ira, su tutte quella del segretario nazionale di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni: “Quello che è accaduto al Comune di Latina è l’ulteriore dimostrazione che Forza Italia è nelle mani di ras locali totalmente disinteressati al futuro del centrodestra. Analogo copione era stato recitato poche settimane prima a Terracina, nella stessa provincia e con identici attori protagonisti. Dietro queste crisi amministrative, nessuna ragione politica ma solo squallide lottizzazioni e spartizioni di poltrone. Quindi, delle due l’una: o Silvio Berlusconi sapeva ed ha avallato questa ennesima porcata del suo coordinatore regionale; o Forza Italia semplicemente un partito che non esiste, dove ogni banda capeggiata da questo o quel guappetto fa quello che gli pare. Per la Meloni “se in queste ore non arriveranno chiari segnali di condanna, il centrodestra è finito».
I toni sono alti nel partito dell’ex primo cittadino, con il deputato di Fratelli D’Italia Pasquale Maietta che pubblica un lungo post su Fb e promette ai lettori: “Domani vi aggiorno, certo non si manda a casa un sindaco senza avere nulla in cambio, non vi preoccupate hanno avuto ed avranno”, scrive non certo velatamente riferendosi ai consiglieri di Forza Italia.

Tra gli Azzurri risponde alla Meloni il coordinatore provinciale Alessandro Calvi “Chi non è mai stato autonomo rispetto ai ras romani è l’ex sindaco Di Giorgi che per decidere i nomi dei suoi assessori è corso nella  Capitale a chiedere indicazioni alla Meloni preferendo basse logiche di partito alla possibilità di dare spazio alle professionalità locali. Dove era la Meloni quando Forza Italia è stata messa all’opposizione a Terracina prima e a Latina dopo? Dove era la sua fede incrollabile nella lealtà e nella condanna di chi gira le spalle alle alleanze e ai cittadini?”

Il coordinatore regionale Claudio Fazzone, considerato il vero deus ex machina di questa sfiducia si preoccupa in queste ore di Mafia Capitale e allontana Luca Gramazio e Giordano Tredicine da Forza Italia.

Non accetta critiche il Pd.  “Latina è finalmente libera dal disastro amministrativo della peggiore Esperienza di governo della sua storia”, scrive su Fb il senatore Claudio Moscardelli. Per il capogruppo del Pd Alessandro Cozzolino “l’amministrazione è stata pessima e bisognava mandarla casa”.

“Secondo una fetta dell’opinione pubblica cittadina, sempre più sottile, avremmo dovuto salvare Di Giorgi pur di fare un dispetto a Fazzone – dice de Giorgio Marchis del Pd – Invece abbiamo scelto di fare un favore a Latina mandando a casa un Sindaco, una Giunta e una maggioranza che hanno ridotto la città allo stato penoso nel quale si trova”.

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