LATINA – La comunicazione ufficiale è arrivata a mezzogiorno e trenta di martedì con un laconico: “Il teatro non è agibile quindi chiude”- Il sub commissario Luigi Scipioni ha spiegato agli operatori del mondo della cultura, già afflitti da mille difficoltà che, più dei lavori di impermeabilizzazione del Palacultura per i quali è già stata espletata la gara, non si potrà fare. Gli interventi per ridare l’agibilità e rispettare la normativa antincendio sono troppo onerosi e il Comune non può permetterseli.
Come dire, fermi tutti: qui non si fa il teatro ragazzi, non la stagione dei concerti e il concerto di Capodanno, non la stagione di prosa, niente spettacoli di danza né saggi, né opera. Per quanto? Uno, due anni? Impossibile dare una data. Sconcerto e rabbia tra le associazioni, fondazioni e istituzioni che hanno preso parte alla riunione dopo le notizie di stampa: il Teatro Ragazzi, Progetto Danza, il Campus di Musica, Rinascita Civile, il Coro Città di Latina, solo per citarne alcuni presenti. C’era anche il direttore del Conservatorio, Paolo Rotili. Che cosa è stato fatto fino ad oggi? è la domanda ricorrente davanti ad un’inerzia di decenni. “Siamo talmente arrabbiati- si è lasciato sfuggire qualcuno – che non ci venissero a chiedere voti!”.
IL PALATENDA – Ma la cultura non si ferma e si studiano già alternative. Il noleggio di una tensostruttura da far diventare teatro-tenda è la soluzione ipotizzata. E’ quanto hanno prospettato presidenti, soci e direttori artistici che rischiano di vedere il loro lavoro fermarsi a causa del blocco dei teatri comunali.
“Prima di qualsiasi ipotesi mi sento di chiedere al Comune un impegno diretto, un tavolo istituzionale, questa è un’emergenza”. Ascolta
Mercoledì nuova riunione nella sede di Rinascita Civile per parlare da vicino e più concretamente dell’ipotesi teatro-tenda. E hanno già chiesto al Comune un altro incontro tra 15 giorni per aver una calendarizzazione degli interventi e presentare le loro richieste