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Cda Acqualtina, Forte (Pd) critico: “Esclusi dalla rappresentanza 250 mila cittadini”

Forza Italia mantiene il controllo della Spa e ora Fazzone punta alla Regione

enrico forte conferenzaLATINA – “La scelta di rinnovare il consiglio di amministrazione di Acqualatina in un momento in cui ci sono diversi comuni commissariati lascia perplessi e apre ad una serie di riflessioni: ‘cambiare’ il cda confermando il vecchio presidente rappresenta quasi una beffa”. E’ il commento  del candidato sindaco del Pd a Latina, Enrico Forte il quale sottolinea come di fatto siano rimasti esclusi dalle decisioni “tutti i cittadini i cui municipi sono retti da commissari prefettizi, una fetta di popolazione pari a circa 250mila persone, in pratica mezza provincia”.

Senza meno, non era questa la previsione fatta dal Pd che, dopo il tentativo di Fratelli D’Italia di strappare Acqualatina a Forza Italia, aveva di fatto favorito gli azzurri. Il risultato della strategia è stato più che deludente. Oppure qualcosa sfugge.

“Dopo il tentativo caldeggiato dal Pd di  arrivare alla scelta dei nuovi vertici con una selezione pubblica – commenta ora Forte –  assistiamo ad una partita in cui la destra ha confermato di voler marciare in maniera unilaterale verso la nomina del cda, senza condivisione, senza tener conto dell’assenza di Comuni tutt’altro che secondari come Terracina e Latina. Tutti quelli, in sintesi, che tra una manciata di mesi andranno al voto”. Forte ricorda anche che le politiche regionali impongono un indirizzo preciso e che la Spa  dovrebbe pensare di collaborare “a prescindere dalla governance scaturita dall’assemblea”.

“La tutela dell’acqua come bene pubblico resta un obiettivo di primaria importanza e la Regione Lazio ha tutta l’intenzione di perseguirlo sostenendo, tra gli altri, questi principi: proprietà pubblica delle reti idriche, tutela della salute e garanzia per l’approvvigionamento delle fasce deboli. Tutti aspetti in linea con il referendum nazionale e con la legge regionale che in aula alla Pisana è stata armonizzata a seguito di alcuni rilievi posti dal governo. Il prossimo passo a cura della Regione  sarà quello della disciplina degli ambiti di bacino idrografico”. Sempre che Fazzone non riesca a tornare alla Pisana, scenario al quale sta già lavorando.

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