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da Latina a Benevento

Don Felice Accrocca è Arcivescovo, festa al Sacro Cuore per l’ordinazione

In duemila per la celebrazione solenne, lui indossa una veste tagliata da una clarissa di 94 anni

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LATINA – La lunga processione poi gli applausi che risuonano nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù dove comincia puntuale alle 17 di domenica 15 maggio davanti a duemila persone, la cerimonia di ordinazione di Don Felice Accrocca ad Arcivescovo Metropolita di Benevento. Il protagonista indossa una veste tagliata, cucita e ricamata da una suora di clausura, una clarissa di 94 anni che vive nel monastero di Gubbio e che per realizzarla ha lavorato dal letto nel quale è costretta da tempo.

La grande chiesa vicino alla Curia, dove il sacerdote di Cori è stato fino a pochi giorni fa parroco, è colma: la famiglia, il papà, la sorella, la nipotina, tanti amici, le autorità, il prefetto Faloni, il Commissario di Latina Barbato, il sindaco di Cori Tommaso Conti in prima fila e poi il coro, 200 sacerdoti di tutte le parrocchie pontine, e in particolare di quelle della Diocesi, in una schiera di sai bianchi e talari rosse (30 i vescovi presenti) sono riunite per festeggiare la nomina. Don Felice è il secondo parroco della Diocesi di Latina a diventare vescovo dopo Don Francesco Lambiasi, il sacerdote di Bassiano ora vescovo di Rimini, che siede sull’altare.

“Il pastore deve riuscire a vedere, avere una visione – sono le parole di esortazione rivolte a Felice Accrocca dal vescovo Mariano Crociata che celebra la funzione con il suo predecessore e ora arcivescovo dell’Aquila monsignor Giuseppe Petrocchi e con monsignor Andrea Mugione, amministratore apostolico di Benevento – e un’espressione singolare di tale capacità di visione sta nel saper individuare, promuovere e raccordare i non pochi fermenti del bene, spesso nascosti che lo Spirito ha suscitato e stanno crescendo nel campo della Chiesa e anche nel deserto del mondo”.

L’ORDINAZIONE – Diciotto minuti disteso prono sul presbiterio, l’imposizione delle mani da parte dei vescovi presenti e poi la consegna del Vangelo, della mitra, dell’anello e del pastorale che ufficializza il passaggio.   Qui, l’impegno solenne ASCOLTA

Una festa per tutta la Diocesi in particolare per Latina, dove Accrocca vive da tempo, e per Cori dove è nato e si è formato. Dal pulpito arriva il ringraziamento a Dio “per avermi chiamato alla vita per il dono della vocazione e per la famiglia che mi ha dato”. Un ricordo particolare per i suoi formatori a partire da Don Ottaviano e dalla maestra di scuola elementare Maria De Cave. Don Felice ha ringraziato tutti e spiegato il perché del pastorale in legno d’ulivo. ASCOLTA

E oggi comincia un’altra storia per monsignor Accrocca, con una promessa citando l’amico scomparso, Don Adriano Bragazzi: “Non dimenticherò la chiesa pontina perché chi ama non dimentica”.

IL VIDEO DELLA CERIMONIA PUBBLICATO DALLA DIOCESI

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