APRILIA- La verità sul viaggio in Italia dopo l’attentato di Berlino di Anis Amri, arriverà dall’analisi dei telefoni cellulari sequestrati nel corso delle perquisizioni avvenute a Campoverde vicino ad Aprilia, dove l’autore della strage dei mercatini di Natale, è stato sia nel giugno del 2015 che lo scorso luglio e dove ha ricevuto ospitalità dalla famiglia di un connazionale conosciuto quando era in carcere in Sicilia alcuni anni fa. E’ una conferma quella della presenza del giovane tunisino proprio pochi mesi fa a Campoverde arrivata nelle ultime ore. Anis era stato visto lo scorso luglio, poi dopo che era scoppiata una rissa tra immigrati ha fatto perdere le tracce. Intanto il pool dell’antiterrorismo, coordinato dal pm Franco Scavo della Procura di Roma, sta ricostruendo il viaggio dell’attentatore dopo la strage di Berlino: dall’arrivo alla stazione di Milano Centrale all’ultima traccia a Sesto San Giovanni prima del conflitto a fuoco con la polizia, appare sempre più probabile un’ipotesi: era diretto al Sud e non è escluso proprio a Campoverde che conosceva bene e dove si poteva sentire al sicuro. La risposta definitiva verrà dall’analisi dei tabulati sui telefoni che sono stati sequestrati.