LATINA – Il Consiglio di Amministrazione di Acqualatina ha inviato proprio in queste ore una lettera aperta sul tema della class action spiegando alcuni passaggi importanti. “Questa azione è stata rigettata per 5 punti su 6 dal tribunale di Roma che deve ancora analizzare l’ultimo punto, quello delle partite pregresse”, si legge nella lettera a che porta la firma del presidente Michele Lauriola, articolata in 4 punti.
Per evitare fraintendimenti il presidente spiega che al momento “non vi è nessun rimborso, nè ne esistono di richiedibili. Inoltre quando si parla di partite pregresse, si intendono poste tariffarie indicate dai sindaci che il gestore riscuote in base alla legge nazionale. Se il Tribunale prevedesse il risarcimento delle partire pregresse, comunque, il gestore – si legge sempre nella nota – lo invierebbe comunque a tutti quelli che ne facessero richiesta, senza bisogno di iscriversi alla class action, pagando 15 euro. Inoltre, la conseguenza della restituzione di tali somme comporterebbe un aumento tariffario e un blocco degli investimenti”.
Acqualatina ha comunque presentato un reclamo in Corte d’Appello per l’ammissione della stessa class action.