LATINA – Latina si classifica al 121° posto su 137 capoluoghi di provincia per pressione fiscale con il 65,7% tra tasse nazionali, regionali e comunali. Ma, da alcuni anni a questa parte, l’incidenza del solo prelievo comunale, ha registrato una positiva inversione di tendenza: nel 2014 era al 17,80% rispetto al 15,90% attuale. Lo dice il quinto rapporto Cna “Comune che vai fisco che trovi”.
Ma quanto le tasse incidono realmente sui redditi della imprese pontine? Se lo è chiesto la Cna che ha organizzato un incontro che vedrà insieme Regione, Comune e Associazioni datoriali per fare il punto della situazione. “A Latina un imprenditore deve lavorare fino al 27 di agosto per produrre il reddito necessario ad assolvere agli obblighi fiscali e contributivi Serve un fronte comune per ridurre la pressione fiscale – dice Antonello Testa, direttore della Cna Latina. L’appuntamento è per mercoledì 19 settembre p.v. alle ore 16.00 presso il comune di Latina nella sala Enzo De Pasquale in piazza del Popolo 1 a Latina. All’appuntamento sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale al patrimonio e politiche finanziarie, Alessandra Sartore, il sindaco di Latina, Damiano Coletta, il responsabile di Cna nazionale del dipartimento delle politiche fiscali e societarie, Claudio Carpentieri. Le conclusioni dell’incontro sono riservate alla presidente di Cna Latina, Roberta D’annibale.
L’INDAGINE DI CNA – “Comune che vai fisco che trovi” è un indagine realizzata dall’osservatorio permanente sulla tassazione delle PMI della CNA e analizza l’andamento della tassazione in 137 Comuni italiani, dal 2011 al 2017, con una proiezione per l’anno in corso. Nelle analisi condotte, l’Osservatorio calcola con precisione il “Total Tax Rate” vale a dire l’ammontare di tutte le imposte e di tutti i contributi sociali obbligatori che gravano sulle piccole e medie imprese vale a dire l’ammontare di tutte le imposte e di tutti i contributi sociali obbligatori che gravano sulle piccole e medie imprese. Al “Total Tax Rate” il Rapporto affianca il “Tax Free Day”, giorno della liberazione dalle tasse, che indica la data fino alla quale l’imprenditore deve lavorare – ogni anno – per produrre il reddito necessario ad assolvere gli obblighi fiscali e contributivi.