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la lezione degli studenti

Liceo Classico, firmato il verbale di occupazione. Così i ragazzi difendono un interesse collettivo

Alle 14,54 la scuola è stata consegnata ai rappresentanti. Una vittoria civica

LATINA – Con la firma apposta sotto il verbale di consegna dei locali della scuola, ai rappresentanti  d’istituto Matteo Santaroni e Fabio Gallinaro, il liceo classico Dante Alighieri è ufficialmente occupato dagli studenti che protestano contro l’accorpamento con l’Itc Vittorio Veneto deciso dal Consiglio Provinciale di Latina con i soli voti contrari di Lbc. Dopo aver trascorso la notte in palestra e aver protocollato nella tarda mattinata, secondo quanto previsto dalla procedura, l’atto con cui manifestavano la volontà di occupare la scuola, la dirigente Eleonora Lofrese ha consegnato le chiavi dei locali e l’elenco delle dotazioni e, effettuata una ricognizione dello stato dei luoghi, ha lasciato l’edificio agli studenti. Restano esclusi dall’occupazione la palestra, l’auditorium e gli uffici amministrativi. Il resto è tutto nelle mani e sotto la responsabilità dei ragazzi, che si impegnano a riconsegnare la scuola nello stato in cui l’hanno trovata.

CHE COSA DIMOSTRA L’OCCUPAZIONE – I ragazzi hanno dimostrato tante cose: di conoscere le regole e di saperle rispettare; di saper affrontare le difficoltà; di avere ben presente che alla volontà di agire si deve accompagnare il rispetto della legalità. Hanno anche imparato che,  con le armi che la democrazia e il diritto mettono loro a disposizione,  si può agire per la difesa di un interesse collettivo. E provare, almeno provare, a fare sentire la propria voce.

GENITORI SOLIDALI – Fuori dall’istituto hanno seguito le operazioni, molti genitori preoccupati dall’incomprensibile braccio di ferro che si era venuto a creare in questi giorni tra studenti e scuola, appellandosi agli adulti perché venisse ripristinato il dialogo, determinati ad appoggiare la protesta dei loro figli che chiedono una cosa sacrosanta:  “Un più lungimirante piano di sviluppo e di accrescimento dei singoli istituti rispettando le singole caratteristiche ed esigenze dei percorsi didattici”, sottolineando che sia “il Dante Alighieri che il Vittorio Veneto meritano di conservare la propria identità in termini storici e didattico-formativi”. Sarà la politica a decidere, ma dovrà tenere conto di queste voci. O dimostrarsi sorda, come spesso accade, assumendosene il rischio.

I colleghi dell’istituto tecnico sono sulla stessa linea, ma hanno scelto, come è nel loro pieno diritto, altre forme di protesta e di manifestazione libera delle proprie opinioni.

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