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Pista ciclabile Borgo Grappa-Rio Martino, Lessio: “Si farà lo stesso”

Dopo la perdita del finanziamento l'assessore all'Ambiente spiega l'iter del progetto

LATINA – “La perdita del finanziamento regionale per la pista ciclabile Borgo Grappa-Rio Martino non significa che il progetto non sarà realizzato”. Prova a spiegarlo mentre infuriano le polemiche, l’assessore all’Ambiente del Comune di Latina Roberto Lessio. “L’opera  rimane una priorità ed è stato richiesto già un finanziamento al Ministero dell’Ambiente insieme al Parco Nazionale del Circeo”, assicura ricostruendo la vicenda che comincia del 2009.

“Il de-finanziamento     – spiega Lessio – non pregiudicherà la realizzazione dell’opera perché abbiamo partecipato, d’intesa con il Parco Nazionale del Circeo, ad un altro Bando di Finanziamento promosso nel giugno scorso dal Ministero dell’Ambiente. Una decisione suggerita dalla consapevolezza che, per diversi motivi, la decadenza del finanziamento regionale non sarebbe stata evitabile” visto che il Comune di Latina si era impegnato a rendere funzionale e fruibile l’opera entro l’agosto 2016, ad appena due mesi dall’insediamento dell’amministrazione Coletta.

Lessio ripercorre  “per dovere nei confronti della cittadinanza”  quanto accaduto spiegando che “il progetto originario presentato alla Regione Lazio risale al 2009, ed è stato poi riaggiornato nel 2013 con un’apposita delibera di Giunta e che ha avuto un primo finanziamento regionale nel 2015, al quale però si sarebbe dovuto abbinare un co-finanziamento del Comune che non è mai stato deliberato. Il Servizio Ambiente si è attivato per ottenere una proroga che poi è stata concessa dalla Regione, sulla base delle autorizzazioni già ottenute e visti gli atti dai quali risultava che tutte le aree interessate dal progetto erano di proprietà comunale. Un presupposto che poi si è scoperto non veritiero. Un tratto significativo del progetto ricade su aree di proprietà della Provincia di Latina per le quali è stato necessario ottenere sia la disponibilità d’uso che la relativa autorizzazione idraulica. Difficoltà che sono state tutte superate al fine di adeguare il progetto le cui autorizzazioni, con durata fissata per legge a legge cinque anni, sono nel frattempo scadute. Di conseguenza, per confermare il finanziamento regionale sarebbe stato necessario riavviare l’intero iter burocratico. In più si sarebbe dovuto deliberare la quota di co-finanziamento, mai deliberata in passato.

A quel punto, dopo un confronto con il Parco Nazionale del Circeo, l’Amministrazione ha preferito presentare il medesimo progetto nell’ambito del bando indetto a fine giugno scorso dal Ministero dell’Ambiente per il contrasto ai cambiamenti climatici nei territori dei Parchi Nazionali. Auspichiamo, per la forza della proposta e per la stretta collaborazione con un Ente importante come il Parco Nazionale, che vi siano delle ottime possibilità di finanziamento dell’opera”.

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