LATINA – Si chiama “Strade parallele” il progetto nato otto anni fa da un’idea del fotografo Filippo Trojano e racconta due migrazioni avvenute nel territorio pontino attraverso l’uso della bicicletta. “Le terre dell’agro Pontino – racconta Trojano – bonificate durante il fascismo da migranti venuti dal Veneto, il Friuli e le Marche, per essere da questi negli anni riscattate, sono oggi coltivate da altri migranti venuti dall’India, in prevalenza dalla regione del Punjub. Due migrazioni avvenute a distanza di 80 anni l’una dall’altra; due popolazioni con profonde differenze che si ritrovano a convivere nello stesso territorio, attraversandolo con lo stesso mezzo, la bicicletta”. Ed è proprio la biciletta a fare da filo conduttore all’intero progetto, minimo comune denominatore che unisce tutte queste vite diverse.
Ne abbiamo parlato con lo stesso fotografo su Radio Immagine
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