LATINA – E’ accusato di favoreggiamento personale nell’omicidio di Erik D’Arienzo, il giovane trovato a fine agosto agonizzante sulla Pontina tra Latina e Sabaudia e deceduto una settima più tardi nella Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti senza mai aver ripreso conoscenza. Ieri a Sabaudia, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Latina per Andrea Tarozzi, conosciutissimo a Latina, anche perché barista in una nota attività del centro del capoluogo.
Il 32enne – secondo quanto emerso dalle indagini dei militari dell’Arma – ascoltato nell’ambito dell’inchiesta sul delitto, mentì per coprire l’esecutore materiale dell’uccisione di d’Arienzo, ovvero Fabrizio Moretto, l’uomo ucciso pochi mesi più tardi in via della Tartaruga con un colpo di pistola. Era stato proprio Tarozzi infatti, insieme al fratello di Moretto, Andrea, a riferire agli investigatori che Erik era morto a causa di un investimento stradale, travolto da ignoti che poi si erano dileguati, depistando di fatto le indagini.
Il giovane si trova ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione.