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cronaca

Concorso Asl. Calandrini e Righini: “Arresti confermano che i sospetti erano fondati”

L'intervento del senatore e del consigliere regionale di Fratelli D'Italia

LATINA – “Ringraziamo Polizia di Stato e Guardia di Finanza per l’operazione eseguita oggi che ha portato a misure cautelari inerenti i concorsi Asl. Avevamo da tempo sollevato dei dubbi sulle procedure, poi il successivo annullamento del concorso per 70 posti, e la risposta alla interrogazione sul tema pervenuta dal ministro Brunetta non hanno fatto che confermare il sospetto che qualcosa di poco trasparente durante le procedure concorsuali sia effettivamente accaduta. Da quanto sta trapelando dalla stampa, sembrerebbe che in due concorsi non a tutti i candidati siano state date uguali possibilità e che qualcuno sia stato effettivamente favorito. Ci dispiace constatare che sia dovuta intervenire la magistratura e che gli organi di indirizzo e controllo che avrebbero dovuto vigilare non abbiano saputo evitare che un’opportunità di lavoro sognata dalle migliaia di persone che hanno aderito ai concorsi, si trasformasse in una farsa. Auspichiamo che magistratura e forze dell’ordine facciano piena chiarezza e soprattutto che accertino gli eventuali mandanti dei favoritismi, per rispetto di quei candidati onesti ma penalizzati per non essere amici o parenti di qualcuno. Così come attendiamo fiduciosi una presa di posizione anche dal presidente Zingaretti e dall’assessore D’Amato i quali, forse perché in imbarazzo, eludono l’interrogazione sul tema presentata da Fratelli d’Italia”.

Lo dichiarano il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini e il consigliere regionale di FdI, Giancarlo Righini.

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