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opere pubbliche

Latina, la Cittadella Giudiziaria ereditata incompiuta, oggi inserita nel Pnrr

Ranieri: "Ecco tutta la storia"

LATINA – Lo ha fatto alcuni giorni fa con un post su Facebook per ripercorrere la storia del teatro comunale di Latina, passo dopo passo. Quello che era, che è stato e che è oggi, per rispondere anche alle accuse di immobilismo e incapacità amministrativa rendendo noto che cosa è stato fatto. Oggi, l’assessore ai lavori Pubblici del Comune di Latina, Emilio Ranieri rilancia,  occupandosi della Cittadella Giudiziaria, progetto avviato durante l’Amministrazione Zaccheo (l’ex sindaco oggi ricandidato per il centrodestra), e rimasto incompiuto. Lo fa quando il Sindaco uscente, Damiano Coletta, ha ottenuto che l’opera sia inserita nel PNRR. Ma tutto comincia nel 2000, ben 11 anni fa, quando il Comune di Latina riceve 8.196.170 € di finanziamento dal Ministero della Giustizia per comprare stabili da destinare a sede degli uffici giudiziari con l’obiettivo di abbattere le spese di locazione passiva e offrire spazi moderni e capienti per le attività della Giustizia.

QUATTRO SEDI – Ricorda Ranieri che gli Uffici Giudiziari attualmente si trovano distribuiti in 4 edifici: il Tribunale di piazza Buozzi, il complesso di Via Ezio sede della Procura della Repubblica, lo stabile di Via Fabio Filzi dove si trovano le sezioni Fallimentare e Lavoro e gli Uffici del Giudice di Pace in  Via Le Corbusier.

“Nel 2003 il Ministero sollecita il Comune chiedendo a che punto fosse la ricerca e l’acquisto di beni – scrive Ranieri, che ha studiato le carte –  A seguito di una trattativa con il Consorzio Due Fiori proprietario dell’immobile di via Ezio che chiedeva per il Complesso di via Ezio 25.000.000.000 lire (circa 12.9 milioni di €) il Comune non tratta il prezzo “offerto” e richiede al Ministero di utilizzare i fondi per la realizzazione di un nuovo Polo Giudiziario sull’area del comparto C1/M del PPE del Centro Direzionale e poi delibera con un atto di Giunta una Convenzione per affidare al Provveditorato alle Opere Pubbliche del Lazio la “mission” di realizzare l’opera come Stazione Appaltante caricandosi tutti gli oneri per realizzare l’opera anche utilizzando i meccanismi della finanza di progetto.  Il costo dell’opera, all’epoca, è di 16.293.756€ che quindi non era totalmente finanziata. Era finanziata solo la parte relativa alla Procura il cui costo poi aumenterà ancora.
La Convenzione è firmata dal Sindaco Zaccheo e dal Provveditore alle OO.PP. il famigerato Ing. Angelo Balducci (quello della “Cricca” della Scuola dei Carabinieri di Firenze, Grandi Eventi, Mondiali del Nuoto). Zaccheo preoccupato, a settembre del 2003, scrive al Ministero e ottiene rassicurazioni scritte da Balducci. Purtroppo il soggetto non era proprio affidabile”.

I LAVORI – Cominciano i  lavori assegnati ad un’ Associazione temporanea di Imprese formata da una impresa romana (Impresa Dott. Ing. Renato Santoboni srl) e due di Latina (D’Alessio Costruzioni e Furlan). “Durante i lavori  – spiega l’assessore – l’ATI si scioglie e le due imprese di Latina abbandonano l’ATI (recesso vincolo associativo) a causa delle difficoltà di copertura finanziaria. Comunque una buona parte delle opere viene realizzata ma nel marzo 2010 vengono interrotti e il MIT per “gravi inadempienze dell’Appaltatore” decide di risolvere il contratto. La sospensione dei lavori ha provocato problemi seri sia al Condominio CEEPLA che al Centro Le Torri (incendi, intrusioni)”.

DAL 2017 – “Il Sindaco (stavolta Coletta, ndr) sin dall’inizio della Consiliatura ha intrapreso azioni importanti sia direttamente al Ministero di Giustizia con l’allora Ministro Orlando (con Buttarelli mio predecessore) sia con l’INAIL, in quanto il Commissario Barbato aveva candidato l’immobile alle proposte di iniziative sociali previste dalla Legge Finanziaria 2014 – rende noto Ranieri – C’è da sottolineare che dal 2015 la competenza dell’edilizia giudiziaria non è più appannaggio del Comune (che non anticipa più fondi di manutenzione o affitto al Ministero) e quindi l’operazione era alquanto difficile perché il trasferimento dell’immobile nello stato di fatto prevedeva passaggi complessi.
Il Comune quindi ha cercato di facilitare un accordo tra possibili investitori istituzionali ed il Ministero perché non si creasse oltre al danno (patrimoniale) la beffa di avere un altro non luogo. Alla presenza del Sindaco e mia, oltre che dei vertici dell’INAIL, il Provveditore, già nel 2019, ha assicurato che l’opera sarà realizzata dal Ministero delle Infrastrutture. Per questo il Ministero della Giustizia ha finanziato l’opera con altri 6.000.000€ ed il resto dei fondi saranno presi dal PNRR.
Il completamento del 1° stralcio è già costato 13.000.000 € alla collettività. I costi dell’opera sono lievitati ed il Provveditorato alle OOPP del Lazio sta redigendo il Progetto Esecutivo e il relativo nuovo Appalto.
Resterà da definire le compensazioni al Comune dei costi dell’area (Patrimonio) e soldi erogati dal bilancio comunale (circa 2.000.000€ ).
Il Sindaco ha ottenuto che l’opera sia inserita nel PNRR. La Stazione Appaltante resterà il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Provveditorato OOPP) con fondi Min. Giustizia e PNRR”.

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