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cronaca

Estorsione in carcere a Latina tra compagni di cella. Arrestate moglie e sorella di un detenuto

Il blitz di Carabinieri e Polizia Penitenziaria

LATINA – Questa mattina il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma e quello della Casa Circondariale di Latina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Latina Mario La Rosa, nei confronti di 2 persone (1 agli arresti domiciliari e 1 in carcere) ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di estorsione aggravata ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di  soggetti detenuti.

L’operazione di polizia è stato il frutto di una  stretta collaborazione fra Polizia Penitenziaria ed Arma dei Carabinieri voluta dal Comandante Provinciale di Latina, Lorenzo D’Aloia, ed il Direttore del Carcere di Latina, Nadia Fontana, che si sono avvalsi della collaborazione dei rispettivi organi investigativi.

Secondo le indagini tra agosto e settembre un detenuto del carcere di Latina, R.B. classe ‘66, aveva sottoposto ad estorsione, mediante la minaccia di ripercussioni fisiche, un compagno di cella,  costringendolo, attraverso i suoi parenti, a effettuare ricariche postepay e a  consegnare denaro in contante alla moglie. Quest’ultima è stata arrestata per estorsione lo scorso 1 settembre perché trovata in possesso, al termine di un servizio di pedinamento a seguito del quale era stata documentata la consegna di denaro contante fra lei e la moglie della vittima, della somma  contante di 950 euro, provento dell’attività estorsiva. Il denaro poteva essere consegnato anche alla sorella del carcerato, arrestata oggi e sottoposta ai domiciliari, destinataria di una serie di ricariche postepay per un totale complessivo di 500 euro circa.

Il detenuto per impartire le disposizioni all’esterno, si avvaleva di un  microtelefono cellulare completo di un caricabatterie artigianale, illegalmente detenuti nella cella e sottoposti a sequestro lo scorso 3 settembre durante un blitz della Polizia Penitenziaria di Latina. Sono in corso ulteriori indagini per appurare se analoghi fenomeni estorsivi intracarcerari siano tuttora esistenti.

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