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estate 2022

Controlli in piscine e parchi acquatici, i Nas di Latina: “Irregolarità in 13 strutture pontine”

Le carenze più gravi inidoneità delle acque utilizzate negli impianti natatori

LATINA – I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno eseguito una campagna di controlli che ha riguardato parchi acquatici e piscine destinate ad uso ricreativo con l’obiettivo di verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza, anche in relazione al prevedibile aumento di presenze negli stessi dovuto al periodo di vacanze e con le condizioni climatiche attuali caratterizzate da temperature elevate.

Tra i 10 provvedimenti più gravi, quelli di chiusura, c’è anche quello che ha riguardato un impianto in provincia di Latina dove – si legge in una nota  – “i controlli di Carabinieri dei NAS hanno accertato la inidoneità delle acque utilizzate negli impianti natatori e di divertimento, rilevando anche elevati contenuti di coliformi fecali e cariche batteriche, tali da rendere l’acqua pericolosa per la salute umana a causa di potenziale rischio di tossinfezioni”.

In particolare in provincia di Latina sono stati controllati 19 impianti e di questi 13 sono risultati non in regola. Cinque le piscine chiuse (di cui a due è stato poi revocato il provvedimento di sospensione) per mancata esecuzione analisi acque utilizzate nell’impianto natatorio; due piscine per carenze dei requisiti strutturali del punto di ristoro e altrettante sono state  sanzionate per carenze igieniche nei locali di ristoro per importo complessivo di euro 2.000. Infine, quattro piscine sono state segnalate ai competenti Sindaci per adozione provvedimento di competenza per mancata osservanza degli aspetti igienico sanitari, per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio di cui all’accordo Min. Salute e Regioni del 16.01.2003;

Le attività, condotte su tutto il territorio nazionale, hanno interessato tra luglio ed agosto l’ispezione di 288 strutture, rilevandone 83 irregolari (pari al 28% degli obiettivi ispezionati), che hanno portato alla contestazione di 108 sanzioni penali ed amministrative per oltre 40 mila euro.

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