VENTOTENE – E’ stato approvato anche dalla Giunta Regionale l’Accordo di valorizzazione dell’ex Carcere di Santo Stefano/Ventotene che rappresenta la base per la costituzione di una Fondazione di partecipazione per la futura gestione del Bene. Lo annuncia la commissaria di Governo Silvia Costa.
“Un ottimo lavoro di squadra con il Comune di Ventotene, l’Agenzia del Demanio, la Regione Lazio e il Ministero della Cultura che ora potranno ufficialmente dare avvio alla costituzione della Fondazione”, aggiunge Costa ringraziando il suo staff “che mi ha egregiamente affiancato nel coordinamento di questo importante passaggio, che avviene mentre sono in corso sull’isola i lavori per la messa in sicurezza e alla vigilia della presentazione del Progetto espositivo museale”.
“Vogliamo essere tra i protagonisti della rinascita di Ventotene, un luogo magnifico che profuma di storia e dove sono nati il sogno e l’idea di un’Europa unita, simbolo di libertà e di pace. E’ per questo che la giunta regionale ha approvato stamattina un accordo quinquennale tra Regione Lazio, Ministero della Cultura, Agenzia del Demanio e Comune di Ventotene per promuovere il recupero, la conservazione e la gestione dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano, un luogo dal forte impatto storico e culturale”, sottolinea il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“Il patto – spiega il Governatore – ha due principali obiettivi: definire una strategia condivisa di valorizzazione del complesso e costituire un soggetto giuridico a cui affidarne la gestione. Attraverso la sinergia e la collaborazione tra gli enti coinvolti nel progetto e con il coordinamento del commissario straordinario, vogliamo assicurarci che il bene possa tornare a disposizione della comunità, rispettando i vincoli storico-paesaggisti in un’area fortemente protetta per le sue peculiarità e allo stesso tempo le caratteristiche di un’isola dalla bellezza unica.
Mediante la creazione di una fondazione ad hoc progetteremo tutti insieme un nuovo percorso turistico, culturale, ambientale ed artistico in grado di rendere fruibile e accessibile ai cittadini e ai turisti lo storico complesso, lasciandolo ancorato alle proprie radici”.
