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la finale

Premio Invictus, vince De Zan con il libro su Pantani. E Bruno Conti, star, scopre una parentela corese

Serata di successo a Palazzo Caetani a Cisterna per il concorso di letteratura sportiva. Ora si guarda a Tamberi

CISTERNA DI LATINA – Il libro di Davide De Zan Pantani per sempre ha vinto il Premio di letteratura Sportiva Invictus, iniziativa nazionale della casa editrice di Latina  Lab Dfg. La proclamazione giovedì sera (7 settembre) a Palazzo Caetani a Cisterna, dove erano presenti quattro dei cinque finalisti: il calciatore Bruno Conti, con Un gioco da Ragazzi, Dario Ronzulli e il suo libro dedicato a Vittorio Pozzo, padre del calcio italiano e Nicoletta Romanazzi, la mental coach di sportivi famosi tra cui Marcel Jacobs. Assente solo Domenico Procacci (al Festival di Venezia), autore di Una Squadra dedicato alla famosa nazionale di Panatta, Bertolucci e Barazzutti da cui è nata la fortunata serie Tv.

“E’ stata una serata bella, emozionante, tra amici, in cui mi sono molto divertito. Avevo di fianco Bruno Conti, uno dei miei eroi sportivi. Ho saputo dai giurati di un testa a testa fino all’ultimo tra il mio libro e il suo scritto con Giammarco Menga. Non mi considero uno scrittore, benché sia al quinto libro, ma un mero raccontatore di storie. Però la consapevolezza di avere veicolato nel modo giusto la memoria di un ragazzo che non c’è più, come Marco Pantani, dà soddisfazione”, ha detto Davide De Zan, voce guida delle migliori radiocronache ciclistiche, al microfono di Gabriele Brocani che ha presentato la serata. Padrone di casa il sindaco di Cisterna Valentino Mantini.

Vera star della serata, con la sua simpatia, l’ex calciatore originario di Nettuno che ha scoperto una non lontana parentela con il consigliere regionale Salvatore La Penna, estimatore della manifestazione : “Sinceramente  – ha detto Bruno Conti – non volevo scrivere questo libro, è stata l’insistenza di un grande giornalista come Giammarco Menga a portarmi alla decisione di raccontare la mia famiglia, gli sforzi un padre con sette figli a carico. Il nostro era un contesto diverso, siamo cresciuti in mezzo alla strada, ma è un libro anche per i ragazzi di oggi, che devono continuare a credere nei sogni nel cassetto, nonostante le bocciature. Per me è il calcio continua ad essere assolutamente un gioco da ragazzi. Lo faccio capire ai bambini alla AS Roma, non deve essere l’esasperazione che cerchiamo di portare avanti”

Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori per una manifestazione la cui riuscita era stata annunciata dalla partecipazione al concorso di oltre 100 opere letterarie tematiche. “Grande soddisfazione, ottimi finalisti: è stato il culmine di une percorso lungo un anno – ha detto Giovanni Di Giorgi, fondatore della casa editrice e inventore di Invictus –  Un successo per la Lab DFG, che sente vicine le istituzioni, dai comuni al governo che hanno sostenuto l’evento. Possiamo solo crescere, ma soprattutto far crescere la letteratura sportiva. Ora lavoriamo già per la quinta edizione, che allargherà i confini anche ad altri paesi europei e sarà un traguardo importante, ma godiamoci ancora la quarta e un grazie ai cinque finalisti e tutti gli autori e le case editrici che hanno preso pare al concorso”.

Già si guarda al futuro prossimo, con Gianmarco Tamberi e un evento che si terrà a Macerata.

Assegnati nel corso della finale anche sei menzioni del Premio Extra Invictus scelte tra una dozzina di titoli e conferite dai media partner del premio:

Premio TuttosportNel nome di Denis, di Francesco Ceniti, Cairo Editore

Premio Guerin Sportivo, L’invincibile estate, di Claudio Donatelli con Annalisa Nicastro, Rubbettino Editore;

Premio Liberementi, Granata rosso e verde , di Paolo Quaregna, Lit Edizioni;

Premio Netweek, Punto e a capo, di Antonio Fantin, Edizioni Piemme

Premio Radio Rai 1 Sport, Il grande Guerra, di Claudio Gregori e Marco Pastonesi, Mulatero Editore

Premio Corriere dello Sport, La nostra America, di Antonio Dipollina, Hoepli Editore

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