LATINA – “Una storia ambientale delle Paludi pontine” (editore Viella) è il libro pubblicato di recente da Roberta Biasillo, storica dell’ambiente e docente di storia politica presso l’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi che lo presenterà sabato 3 febbraio (alle 18) al Castello Caetani di Fondi. “Terracina dall’Unità alla bonifica integrale (1871-1928)”, è il sottotitolo dell’opera.
L’idea di partenza è stata quella di offrire uno sguardo inedito al territorio soffermandosi sulle dinamiche sociali, politiche ed ecologiche di età contemporanea che hanno permesso di conservare la zona umida fino alla fine degli anni Venti.
“La mia ricerca – spiega la studiosa – è stata prima di tutto il tentativo di togliere dalla storia di questo territorio e dalla sua memoria l’idea che prima della Bonifica non ci fosse nulla. E’ vero che dal 1928 in poi, con la trasformazione da Palude in Agro, qui avviene una delle più grandi trasformazioni ambientali, ma volevo raccontare anche la storia delle paludi e l’uso che delle Paludi si faceva. Per questo nello studio analizzo i tre modelli di gestione concorrenti che dal 1871 al 1928 vengono attuati dai tre principali attori istituzionali attivi nel territorio terracinese – l’Ente Comune, l’Università Agraria e il Consorzio di Bonificazione Pontina”.
I dettagli li racconta in questa intervista