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passeggiando in bicicletta

A Fondi una bella pista ciclabile finisce contro gli alberi e diventa attrazione turistica. Il racconto di Sven Otto Scheen

L'organizzatore di viaggi cicloturistici ha scoperto il troncone che finisce a bordo Flacca lungo il suo percorso Following Cicerone

(le foto dal profilo Fb di Sven Otto Scheen)

FONDI – A Fondi c’è una bella pista ciclabile, nuova di zecca, che però termina bruscamente contro alcuni alberi, degli arbusti e una rete, a pochi centimetri dalla Flacca. Chi da quel punto volesse immettersi sulla trafficata strada statale avrebbe qualche serio problema di sicurezza. A segnalare sui social la stranezza, è stato in questi giorni Sven Otto Scheen, ironico norvegese trasferitosi a Roma dove ha deciso di fare l’organizzatore di viaggi cicloturistici, ben felice di essersi complicato la vita.

L’esperto Sven, esplora in sella alla sua bicicletta il territorio da Roma verso sud (come lungo la via di Cicerone) o verso nord (per esempio nel Parco della Maremma) o ancora lungo la costa (dove è nato il  Sentiero Anna Magnani) e con una buona dose di creatività inventa percorsi inesistenti per accogliere turisti, spesso stranieri, da portare alla scoperta delle bellezze locali condite da una buona dose di avventura e italianità. E proprio studiando uno di questi percorsi si è imbattuto nella pista ciclabile che dovrebbe portare al Lido di Fondi, ma che in realtà si ferma nel punto più critico: sul bordo della SS 213.

“E’ stata una cosa un po’ curiosa – racconta  –  io ho un programma che chiamo “Following Cicerone”, da Roma a Formia in sei giorni, e a maggio ho un gruppo di cicloturisti norvegesi che cominciano a pedalare a Fiumicino.  Quindi  sto facendo una serie di sopralluoghi per perfezionare sempre di più questo percorso. L’altro giorno stavo provando il tratto che da Sermoneta arriva a Sperlonga, che faccio passare vicino al lago di Fondi e a un certo punto ho visto una splendida pista rossa e mi ci sono buttato subito per vedere dove portava. Non avevo molte speranze, ma ho cominciato a seguirla. Era tutta aperta, non c’erano segni di cantiere, ed ero sempre più entusiasta quando, ad un certo punto, mi sono accorto che terminava addosso a degli alberi sul bordo della Flacca. Poi ho capito che l’intenzione era quella di attraversare la Flacca e continuare per la stradina che porta al Lido di Fondi, a Sant’Anastasia, e ho anche capito, perché il percorso si interrompeva bruscamente, perché si sta studiando come attraversare la Flacca”.

Ed è a questo punto che una pista tronca diventa esperienza immersiva : “Ho deciso  – aggiunge Sven Otto Scheen – di farla comunque percorrere ai turisti norvegesi, perché anche questo fa parte del territorio, quindi è un modo per vedere una bella pista e poi per divertirci un po’, visto che è monca. Sia ben chiaro – conclude –  io incoraggio ogni metro di pista ciclabile, ed è anche importante per noi  trovare questi tronconi lungo il tragitto, ma certo andrebbero collegati”.

E se la pista ciclabile di Fondi è incompiuta e attende di essere completata, a Latina, l’Amministrazione comunale pensa di cancellare quella presente nel centro storico: “Una cosa molto negativa cancellare le piste esistenti, un pessimo segnale, a meno che nel contempo non si faccia un percorso migliore di quello che viene eliminato. Più che cancellare le piste, ne dovremmo fare molte di più per essere al passo con i nostri partner europei e compiere una serie di azioni, perché si possano utilizzare. Basterebbe copiare quello che è stato già sperimentato all’estero”.

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