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Morto in campo di concentramento, il Comune di Latina approva la mozione per commemorare Filippo Faustinelli

A lungo rimasta nell'ombra la cerimonia dell'operaio originario di Sezze e residente a Littoria morto nel '44

LATINA –  Il Consiglio comunale di Latina ha approvato  all’unanimità nell’ultima seduta la mozione presentata dal Partito Democratico per commemorare Filippo Faustinelli, operaio originario di Sezze e residente a Littoria, morto nel campo di concentramento nazista di Neuengamme il 3 dicembre 1944.

La sua vicenda, a lungo rimasta nell’ombra, è emblematica di un intero capitolo rimosso della nostra storia: quello dei lavoratori italiani inviati in Germania durante il fascismo, trasformati dopo l’8 settembre 1943 in manodopera schiavizzata dal regime nazista, grazie agli accordi tra Italia e Germania – ricorda la capogruppo Dem Valeria Campagna – Il 3 dicembre scorso, una pietra d’inciampo è stata posata ad Amburgo in memoria di Faustinelli, su iniziativa di diverse realtà e associazioni, tra cui la redazione tuttostpauli.com, alla presenza di autorità politiche locali e nazionali tedesche. Alla cerimonia in Germania ha partecipato in collegamento anche Valeria Campagna, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.

«Con questa mozione – ha dichiarato Campagna – non rendiamo omaggio solo a una vittima del nazifascismo, ma riaffermiamo il valore della memoria come strumento di consapevolezza e responsabilità collettiva. Raccontare storie come quella di Faustinelli significa riconoscere che anche da Latina e dalla nostra provincia sono partiti uomini e donne stritolati dai meccanismi della guerra e dello sterminio. Oggi li riportiamo a casa».

La mozione prevede l’installazione di una targa commemorativa in città, come segno permanente di memoria e di impegno civile con l’auspicio che venga realizzata davvero e che non rimanga lettera morta.

IL RICHIAMO – «Purtroppo sono tante, e diverse, le iniziative votate all’unanimità in Consiglio Comunale ma a cui non è stato dato seguito. Tra queste l’intitolazione del Teatro Moderno a Don Armando Alessandrini e la pietra di inciampo per Gina Piazza. Altre invece, considerate più controverse dall’attuale maggioranza, come la richiesta di celebrare il 25 maggio come Giornata della Liberazione di Littoria, sono invece ferme in commissione da quasi un anno in attesa di riesame e formulazione.
Tutte iniziative che si inseriscono nel percorso condiviso de L’Altra Storia di Latina: un cammino di verità, giustizia e memoria che deve essere valorizzato in vista del Centenario della città» conclude Campagna.

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