LATINA– La difesa di Cristian Canò, il giovane di Cisterna che ha ucciso il papà al Lido di Latina a colpi di bastone, presenta ricorso al Tribunale del Riesame di Roma per chiedere una misura meno affittiva rispetto al carcere dove è detenuto. Tra i motivi su cui punta il difensore del giovane c’è il mancato pericolo di inquinamento delle prove, il mancato pericolo di fuga, perché secondo la difesa si è presentato spontaneamente in Commissariato a Cisterna e l’impossibilità di reiterare il reato. Il dramma si era consumato nei giorni scorsi in spiaggia: padre e figlio al termine dell’ennesima lite si sono picchiati, poi la situazione è degenerata e Cristian dopo essere stato picchiato con un pugno sul volto ha preso un bastone di legno e ha massacrato di botte il papà che poi è morto in ospe dale poco dopo. L’accusa per il ragazzo è quella di omicidio volontario, il movente è da ricercare nel rancore covato da tempo nei confronti del genitore che in passato ha picchiato la mamma.
HA UCCISO IL PADRE
Canò ricorre al riesame
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