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LATINA – Scarsa adesione al flash-mob degli studenti del liceo classico e degli scientifici, Grassi e Maiorana, in Piazza del Popolo dove questa mattina è stato steso a terra uno striscione con la frase “valutati non schedati” che sintetizza le ragioni della protesta contro il test Invalsi, la prova nazionale per la valutazione del livello medio di preparazione degli allievi in italiane e matematica, ai vari livelli di corso.
Le rappresentative degli studenti dei tre istituti, riuniti sotto la sigla Unione degli Studenti, hanno aderito alla giornata di protesta nazionale in programma oggi in molte città italiane, perché proprio il 16 maggio si svolge il test nazionale per le II classi superiori. I ragazzi, per il flash mob, hanno indossato maschere con una X (quella utilizzata per barrare le caselle delle risposte multiple del test) hanno attivato una sirena e spiegato al megafono i motivi della protesta illustrando anche le prossime iniziative.
La manifestazione – che con varie modalità si svolge in tutto il territorio nazionale – incitava i ragazzi a promuovere una sorta di boicottaggio delle prova non presentandosi a scuola per partecipare alla protesta. la risposta è stata praticamente nulla.
L’UdS nazionale spiega che il « modello di scuola e di valutazione che ci vogliono imporre, non tiene conto delle conoscenze critiche degli studenti e non valorizza i percorsi di studio nelle classi». Secondo i detrattori dell’Invalsi, inoltre il test non misura i livelli effettivi di preparazione e così come è non punta nemmeno a modificare una situazione che vede l’esistenza sul territorio di scuole di serie A, B e Z.
Un sit in di protesta è in programma sotto il Ministero di Viale Trastevere a Roma.
