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emergenza

Sanità, niente assunzioni stabili per la Asl di Latina. Il decreto della Regione Lazio

Simeone: "Le promesse non mantenute da Zingaretti"

LATINA – “Il processo di stabilizzazione dei precari della sanità del Lazio, si abbatte come una doccia fredda per la Asl della provincia di Latina. Leggendo il  decreto approvato il 23 dicembre 2016, infatti, si nota come la Asl di Latina non sia tra quelle  autorizzate alla stabilizzazione di personale precario come indicato dall’art.1, comma 543, ex L.208/2015 che prevede che “gli enti del Servizio sanitario nazionale possono indire e concludere procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale”. Lo rende noto il consigliere regionale di Fi Giuseppe Simeone. “Vogliamo sapere dal presidente Zingaretti per quale ragione la Asl di Latina sia stata esclusa dalle procedure di stabilizzazione dei precari che da anni lavorano, senza alcuna certezza sul proprio futuro, nei nostri ospedali. Vogliamo sapere se ci sono degli ostacoli, quali sono, e se ci sono perché non siano state trovare adeguate soluzioni per superarli.  Ci aveva detto che la fase delle difficoltà era stata superata. Che la stagione delle deroghe era finita e che il 2017 sarebbe stato l’anno della svolta con un numero di assunzioni che avrebbero superato le cessazioni dell’anno precedente. Poi leggiamo questi decreti e il mondo virtuale in cui Zingaretti vive prende, di nuovo, il sopravvento sulla realtà. Quella che si concretizza nel Dea di II livello mai realizzato al Goretti di Latina, che passa per il Dea di I livello a Formia che stenta a prendere forma, e culmina nella situazione degli ospedali di Fondi e Terracina che faticano a sopravvivere ogni giorno proprio a causa della mancanza di personale, di interventi mirati alla valorizzazione dei reparti di eccellenza, della disorganizzazione e della sommarietà di atti come questo che acuiscono le emergenze e certo non le risolvono. In questo contesto uniamo la nostra voce a quella dei sindacati che, come il Cimo, hanno annunciato in caso di mancata integrazione del decreto lo stato di agitazione del comparto entro gennaio”, conclude il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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