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alle 20

Primo Maggio a Latina, un concerto con i giovani al D’Annunzio per lavoro, pace, giustizia sociale, legalità, sicurezza

I segretari di Cgil, Cisl e Uil Massafra, Cecere e Garullo: "Allarme precariato per giovani e meno giovani"

LATINALavoro, pace, giustizia sociale, legalità e basta morti sul lavoro. Sono i temi del Primo Maggio, la festa nata per  “celebrare il lavoro e rivendicare i diritti”. “Il Primo Maggio conserva la sua peculiarità un momento di unità e solidarietà per continuare ad affermare l’importanza del lavoro e dei diritti dei lavoratori e della loro sicurezza quotidiana in un mondo in continua evoluzione. Chiediamo lavoro sicuro e dignitoso e lo ribadiremo lasciando spazio alla musica di tanti giovani artisti con l’obiettivo di creare un momento di cultura, arte e riflessione”,  dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Latina, Giuseppe Massafra, Roberto Cecere e Luigi Garullo che saranno presenti stasera al teatro D’Annunzio di Latina (dalle 20) dove, visto il maltempo, si è spostato il concerto celebrativo della giornata (l’ingresso è libero fino a esaurimento posti).

La musica come veicolo di messaggi che spaziano dai diritti dei lavoratori allo sviluppo, dalla sicurezza nei luoghi di lavoro alla pace nel mondo, dal futuro dei giovani alla giustizia sociale, non si ferma davanti a nulla. E non si fermerà neanche quest’anno – dicono Luigi Massafra, Roberto Cecere e Luigi Garullo – Il format, già ampiamente sperimentato, ha ricevuto centinaia di adesioni da tutta Italia. Giovani gruppi e solisti emergenti si esibiranno quindi sul palco del teatro cittadino D’Annunzio celebrando così il Primo Maggio e rinnovando quell’ideale che unisce la musica ai giovani e al loro futuro”.

E soprattutto per i giovani, i nuovi contrattualizzati, lavoro significa precariato anche in provincia di Latina: “Basti pensare a come il lavoro sta cambiando pelle – aggiungono i sindacalisti – e a quanto il precariato sta segnando negativamente la vita lavorativa di migliaia di giovani e meno giovani. La realtà pontina dice che lo scorso anno soltanto il 7% per cento dei contratti attivati è stato a tempo indeterminato, mentre nel 2022 rappresentavano il 16 per cento. Tornando ancora indietro nel tempo notiamo ancor di più la deriva dell’instabilità lavorativa: dal 2016 al 2022 il saldo tra rapporti stabili attivati e cessati ha fatto perdere alla nostra provincia quasi 25mila tempi indeterminati (24924). Numeri inequivocabili – proseguono Massafra, Cecere e Garullo – che si aggiungono a quelli che fotografano un altro aspetto del lavoro, la sicurezza. O meglio la mancata sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche qui il panorama pontino è fosco. Nel primo bimestre del 2024 sono stati 531 gli infortuni sul lavoro nella nostra provincia. Numero che, dopo Roma, colloca il nostro territorio al secondo posto per insicurezza”. Tre sono stati i morti sul lavoro in provincia di Latina in questi primi 4 mesi del 2024.

“L’entusiasmo di tante ragazze e tanti ragazzi non sarà spento dalle gocce di pioggia – concludono i sindacalisti – Anche questa è una risposta a chi pensa che le giovani generazioni non sono sensibili ai temi del lavoro, dei diritti, della sicurezza e della pace”. “Il concerto è un evento importante, perché la musica rappresenta uno straordinario strumento di condivisione che unisce le generazioni; i sindacati confederali vogliono mandare un forte messaggio ai giovani a favore della pace e dell’integrazione. Vogliamo dare un segnale per vincere le trasformazioni delle grandi transizioni e anche la grande crisi demografica, per dare un futuro e una prospettiva a tante persone ormai disilluse dal punto di vista personale e professionale”.

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