ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

l'annuncio

La biocarrozza del Pomos ora piace alla sindaca di Roma Raggi

Il prototipo realizzato dalla Sapienza a Cisterna sostituirà i cavalli da traino delle botticelle romane

CISTERNA – Al Pomos la chiamano biocarrozza, è la botticella elettrica inventata su commissione dell’allora sindaco di Roma Alemanno per sostituire le botticelle trainate dai cavalli, caratteristiche della Capitale. Il progetto aveva però finito per essere dimenticato. Oggi, invece, il prototipo realizzato dal  polo per la mobilità sostenibile della Sapienza, sembra  interessare alla Raggi.
“E’ notizia di stampa che, in occasione del convegno sui cambiamenti climatici organizzato da Agende 21, l’Assessore capitolino alla Sostenibilità Ambientale, Giuseppina Montanari, abbia annunciato l’imminente entrata in funzione della botticella elettrica attualmente in esposizione nell’Aranciera di San Sisto”, dicono dal Comune di Cisterna dove ha sede il Pomos.
La giunta Raggi sembra determinata:  ai vetturini sarà rilasciata la conversione dell’autorizzazione «entro un mese».

IL MEZZO: La “botticella elettrica” è un mezzo a zero emissioni nell’atmosfera il cui design coniuga le linee ergonomiche del futuro ma su un disegno d’inizio Novecento a ricordare il passaggio dalle carrozze alle prime automobili. Il team di progettazione è diretto da Filippo Nuccitelli per conto del Pomos, il centro universitario del Dipartimento de La Sapienza che opera sotto la responsabilità scientifica del professor Fabio Massimo Frattale Mascioli.
«Il Pomos – ha dichiarato il sindaco di Cisterna di Latina – è una delle eccellenze scientifiche nazionali ed internazionali su cui il Comune di Cisterna ha creduto e investito, unitamente all’università La Sapienza e alla Regione Lazio. Il progetto della botticella elettrica non è solo motivo di orgoglio ma anche di impulso all’economia locale in quanto molti dei componenti del prototipo sono stati realizzati dalle piccole o medie imprese presenti nel territorio. Peraltro la sperimentazione, che ci auguriamo avvenga presto, è osservata con interesse anche da altre grandi città mondiali che potrebbero divenire possibili acquirenti. Infine, l’entrata in funzione, potrebbe finalmente salvare tanti cavalli dallo stress e dal pericolo che quotidianamente corrono percorrendo le trafficate strade dei grandi centri urbani».

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto