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Spiagge e fondali sporchi, volontari di Legambiente in azione. Operazione pulizia a Capoportiere

Allarme dune per Latina Lido: "Senza passerelle sono a rischio. Troppo calpestio"

LATINA –  Un mare di rifiuti, trasportati dalle mareggiate, tanta plastica che inquina il mare per sempre e compromette la salute dei pesci che la ingeriscono, mettendo a rischio anche la nostra che ci nutriamo di pesce con effetti ancora non calcolabili. “Così di danneggia l’intero ecosistema”. E’ il messaggio lanciato da Legambiente che i ha organizzato in molti posti d’Italia e anche a Latina la campagna spiagge e fondali puliti lanciando anche un grido d’allarme per Latina: la duna è a rischio per il calpestio incontrollato dei bagnanti.

Servono passerelle funzionanti e i circoli hanno annunciato  l’intenzione di chiedere un impegno all’Amministrazione per la realizzazione di discese obbligate per raggiungere la spiaggia e preservare un ambiente unico che rischia di scomparire. Del resto è sotto gli occhi di tutti la differenza tra lo stato di salute della duna prima e dopo il canale di Rio Martino. A Latina dove la discesa a mare è ancora spesso incontrollata e nel tratto dopo la strada interrotta e fino a Sabaudia dove l’esistenza di passerelle ha reso abituale il loro utilizzo.

Lo scorso anno il monitoraggio condotto da Legambiente su un campione di 47 spiagge lungo la Penisola, ha contato oltre 33mila rifiuti, una media di 714 rifiuti ogni 100 metri. Ieri sono stati raccolti in 300 metri nella zona di Capoportiere,  9 sacchi di immondizia.  Si trova di tutto bottiglie, tantissime, scatole di polistirolo, mozziconi di sigarette, ma anche calcinacci, piatti e bicchieri di plastica, cannucce, e molto altro ancora.

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