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Acqualatina, bilancio in attivo e rete colabrodo. Presentato il bilancio 2009.

LATINA – Bilancio per la prima volta in attivo, ma la rete idrica resta un colabrodo. E’ quanto emerso in occasione della presentazione del Bilancio 2009 di Acqualatina Spa, che gestisce il servizio nenl’Ato4. In apertura dei lavori il vicepresidente Raimondo Besson ha espresso soddisfazione per la chiusura di bilancio in attivo di circa 1,3 milioni di euro “che rappresenta un’importante e decisiva inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti nel percorso di efficientamento che l’azienda ha iniziato con il piano industriale presentato a luglio 2009”.  L’AD, Jean Michel Romano ha focalizzato l’attenzione sulla situazione creditoria: “la questione è uno degli aspetti più critici dell’azienda”, ha detto sottolineando in particolare il caso Aprilia. C’è poco da sorridere in merito ai dati sulla dispersione di acqua nella rete: si butta il 65% del totale, un dato davvero preoccupante.

PERCHE’ L’UTILE – L’AD, Jean Michel Romano,  ha fatto presente che l’utile registrato da Acqualatina S.p.A. è una conseguenza diretta in primo luogo dell’importante diminuzione dei costi di produzione (trasporto e smaltimento fanghi, consumi elettrici, costi del personale, manutenzioni e lavori esterni …), che nel 2009 hanno visto un decremento di 4,2milioni di euro rispetto al 2008, oltreché dell’incremento della cifra d’affari di Acqualatina S.p.A., cresciuta del 5,5% rispetto allo stesso periodo.

CREDITI – la questione è uno degli aspetti più critici dell’azienda anche sé si riscontra, già nei primi mesi del 2010, una flessione dell’incremento dei crediti verso i clienti dovuta all’efficacia delle azioni di recupero messe in atto dal gestore. L’AD ha ribadito, altresì, che Acqualatina S.p.A., a fronte di tali problematiche ha comunque tenuto fede ai propri impegni con l’attuazione di importanti investimenti che, tra le altre cose, hanno permesso di ottenere l’autorizzazione allo scarico sull’86% dei 64 depuratori gestiti e di far sì che il fenomeno delle crisi idriche, in precedenza pressoché quotidiano, divenisse un evento eccezionale.

IL CASO APRILIA – In merito, poi, alla delibera consiliare del Comune di Aprilia riguardo l’ipotesi della restituzione degli impianti, in risposta ad alcune osservazioni ricevute, il vicepresidente e l’AD hanno confermato che l’attività del gestore non risente di alcun effetto operativo dovuto da questa delibera, in quanto Acqualatina S.p.A. opera come gestore unico del S.I.I. all’interno di un quadro normativo di riferimento nazionale e regionale. La continuità dell’attività del gestore è dimostrata, tra l’altro, dalla realizzazione degli investimenti, quali l’installazione del depuratore mobile con tecnologia “active flo” e l’intervento per l’ampliamento definitivo dell’impianto di depurazione di Via Del Campo, così come pianificato e deliberato dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’ATO4. In conclusione, per ciò che concerne la questione di Aprilia, Besson e Romano hanno ribadito l’auspicio di una aperta collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte, nell’ottica della qualità del servizio inteso come interesse principale della collettività

 

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