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Mostra agricola Campoverde
CAMPOVERDE – Si avvia al suo ultimo week end la XXV edizione della Mostra Agricola Campoverde, che chiuderà alle 22 di domenica 2 maggio. Nell’area Fiere di Campoverde, al km 55 di via Pontina, dal 24 aprile è partita una delle più importanti manifestazioni di settore di tutta la Regione. “La Fiera Nazionale dell’Agricoltura sta dando visibilità ad uno dei settori maggiormente in crisi della nostra economia, offrendo una vetrina promozionale per le eccellenze del nostro territorio”, spiega Cecilia Nicita, presidente della Tre M società organizzatrice della Fiera. Questa mattina è stata dedicata alla visita delle scuole. Un centinaio di classi di ogni ordine e grado, provenienti dalle province di Roma e Latina, hanno visitato la fattoria didattica ed assistito agli spettacoli. Oltre 4000 ragazzi che sono entrati a contatto con la storia e la tradizione di questo territorio. Si prosegue domani e domenica. Nei 400 stand dislocati su sette ettari di area espositiva, oltre ad i settori merceologici caratteristici dell’agricoltura è stato dato spazio alla promozione dei prodotti tipici pontini, dal pane ai vini, all’olio. Un padiglione è dedicato a Campagna Amica, a cura di Coldiretti, che ospita 15 produttori che vendono “a km 0”, uno ai panificatori dei Castelli Romani e a quelli della Provincia di Latina, che sfornano pagnotte calde al prezzo politico di due euro, i prodotti tipici delle diverse regioni d’Italia, la fattoria didattica dedicata ai bambini, le esibizioni dei Butteri delle paludi pontine e del Western Show. Insieme rievocheranno lo storico confronto tra Buffalo Bill ed il buttero cisternese Augusto Imperiali, che sconfisse a Roma clamorosamente l’eroe americano dei cowboy. Senza dimenticare l’esposizione bovina, l’esposizione cinofila, lo stand dedicato alla filatelia, con i quattro francobolli creati appositamente per la Mostra Agricola di Campoverde in seta, merletto, il legno e in lamina d’oro, il giro panoramico in elicottero. Nella Fiera è presente anche il Museo delle macchine agricole d’epoca, tra cui una trebbia degli anni quaranta che sarà messa in funzione sia domani che domenica. “L’economia della nostra provincia ha bisogno di questo evento per avere un nuovo rilancio”, spiega ancora Nicita: “L’indotto che genera la Fiera crea infatti opportunità di lavoro a decine di persone e aziende, ristoranti, esercizi commerciali e strutture ricettive in generale”.
