APRILIA – Guidava ubriaco contromano sulla Pontina, ha ucciso tre persone e ne ha ferita gravemente un’altra. Era accaduto all’alba di Pasquetta del 2006. Oggi la corte d’appello di Roma, presieduta da Guido Catenacci, a latere Raffaele De Crescenzo, ha ridotto la pena di Stefano Masci, 30enne di Nettuno.
Nell’incidente morirono Deborah Borsari, Maurizio Montanari e Iolanda Ramos Felisber, tutti di Roma: erano nella Mercedes guidata da Marco Guttuso che rimase gravemente ferito. La Corte ha ridotto la pena a cinque anni e quattro mesi di reclusione (di cui tre condonati), rispetto agli otto anni decisi in abbreviato dal tribunale di Latina, riconoscendo l’omicidio colposo e respingendo l’appello del pm Raffaella De Pasquale che aveva chiesto il riconoscimento dell’omicidio volontario parlando di “colpa cosciente”.
Nell’udienza il procuratore generale Ponteggi aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado, mentre la difesa ha chiesto la riduzione di pena con la concessione delle attenuanti generiche facendo riferimento ai tratti salienti di altre due sentenze che hanno fatto discutere per evidenziare come il giovane non volesse determinare l’evento e non fosse consapevole della possibilità di poter uccidere con la sua condotta.