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Giallolatino, Casals a Latina

Giallolatino la conferenza

LATINA – Da venerdì 18 giugno è a Latina lo scrittore spagnolo Pedro Casals, ospite di Giallolatino, il premio di narrativa gialla della provincia di Latina. Dopo il soggiorno del primo big Roberto Riccardi tra i luoghi più suggestivi della provincia di Latina, spetterà dunque al giallista spagnolo visitare il territorio pontino per ispirarsi e scrivere così il racconto che arricchirà l’antologia del premio, in uscita durante il Festival che si terrà presso il Museo Cambelloti di Latina dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi. Pedro Casals è nato a Barcellona nel 1944. Il suo stile, le vicende del protagonista, l’amore per le belle donne e la buona cucina lo accomunano molto a un altro grande romanziere di gialli iberico (o meglio, di ‘novela negra’), quel Manuel Vazquez Montalban a cui Andrea Camilleri deve parte delle sue fortune letterarie con il commissario Montalbano. I suoi personaggi sono ironici, cinici, talvolta sbrigativi e altre volte nostalgicamente romantici: i protagonisti dei romanzi di Casals rispecchiano molto un mondo contemporaneo, fatto con le sue storture, le sue debolezze, le sue profonde contraddizioni, tanto che i personaggi non sono solo di carta ma assumono sembianze di carne e sangue per i sentimenti che riescono a esprimere, belli o pessimi che siano. Dagli inizi degli Anni 90 è uno dei giurati del prestigioso premio letterario spagnolo “Principe de Asturias” (considerato l’anticamera del Nobel), e dal 2004 è consulente del governo spagnolo per le attività e le iniziative a carattere culturale; in suo onore è stato inoltre indetto il premio “Pedro Casals” rivolto ai giovani aspiranti scrittori, unico caso di autore vivente a cui è intitolato un premio letterario. Dopo essersi laureato in ingegneria industriale si è trasferito negli Usa dove ha insegnato presso l’università di San Diego. Rientrato in Spagna ha deciso di fondare la società di comunicazione Patllari, della quale è oggi presidente. Il suo curriculum letterario è costituito dalla saga del detective Lic Salinas, tutti romanzi editi in Italia dalla casa editrice Alacran. Fra questi: Il primo potere (1981), L’intermediario (1983), Il banchiere (1984), Il premier (1985), quien vencì en febrero (1985), disparando cocaina (1986), la jerinquilla (1986), Il signore della coca (1987), Hagan juego (1988), Las hagueras del rey (1989), El infante de la noche (1992), Las amapolas (1995), Recuerda que eres mortal (1998). Ha vinto numerosi premi tra cui l’Ibn Jafaya per la poesia e il premio Asimov per i racconti nel 1986. Nel 1987 ha vinto il premio Gaviota de Plata per i racconti, nel ’92 il premio Ateneo de Sevilla e nel ’94 il premio Mariano De Cavia per il giornalismo. Infine è stato più volte finalista al premio Planeta. Come si noterà, le attività di Casals sono molte e tutte abbracciano il mondo della comunicazione: da quelle che dettano leggi di marketing per le grandi aziende e i grandi gruppi delle multinazionali, all’istituzione di premi di narrativa che hanno un carattere e un respiro internazionale, alla sua fortunata carriera di romanziere di un eroe nostalgico e vero ma per questo mai stanco di battersi per sacrosanti diritti.

Durante il suo soggiorno in terra pontina – che durerà fino a lunedì 21 giugno – Casals verrà accompagnato dallo staff del premio lungo l’itinerario delle città di fondazione; Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia e Borgo Montenero, quelle città erette dal regime negli Anni 30 che con le loro forme squadrate, gli spazi urbani ordinati e la loro architettura razionalista diventeranno l’ambiente ideale nel quale Casals potrà inscenare il suo delitto perfetto.

 

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