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Pesca illegale, le associazioni si mobilitano

LATINA – Aumenta la pesca di frodo a Latina e l’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente Latina Sostenibile con Marevivo di Latina si mobilitano. “La pesca illegale – spiegano – viene praticata non solo da pescherecci che a luci spente durante le ore notturne si spingono quasi fino a riva provenienti da marinerie principalmente a nord del litorale di Latina, ma anche pescatori illegali che all’imbrunire caricano le reti nei tre punti di approdo, Fiume Astura, Fosso Mascarello a Foceverde e Rio Martino”.

“Abbiamo assistito ad un aumento di traffico intenso in pieno giorno, sotto gli occhi sbalorditi di diversi passanti, senza il timore che nessuno intervenisse per far rispettare le leggi in materia di pesca marittima e porre fine, o quantomeno un freno, alla pesca illegale, interrompendo anche il commercio illegale con pescherie e ristoratori compiacenti, ma spesso possiamo assistere alla vendita diretta al dettaglio direttamente nelle vicinanze degli approdi. Le reti vengono calate di norma la sera, dalle 19,00 all’imbrunire, e ritirare alle prime luci dell’alba – aggiungono dalle due associazioni – Il tutto a danno anche dei pescatori con regolare licenza che lamentano anche danni nei loro confronti, e qualche volta anche il furto delle loro reti ad opera di chi illegalmente pratica questa professione. Da sottolineare che la pesca a strascico esercitata iillegalmente, provoca dei serissimi danni per la presenza della posidonia in fondali bassi e sabbiosi, e anche per il fatto che molte specie ittiche si spingono verso riva per depositare le uova. E’ evidente che se tutto ciò accade, evidentemente i controlli sono rari o insufficienti”.

Le Associazioni Ambientaliste si appellano alla Capitaneria di Porto di Anzio, ma anche a tutte le forze dell’ordine dotate di mezzi nautici e navali, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Forestale, Polizia Provinciale, anche quest’ultima dotata di due motovedette, affinché venga intrapresa una forte azione di controllo e repressione del fenomeno, soprattutto durante le ore notturne ed alle prime luci dell’alba. Se poi le forze dell’ordine lamentano carenza di uomini o risorse economiche, sarebbe auspicabile l’unione delle forze, e cioè azioni congiunte.

I presidenti delle tre associazioni ambientaliste, Sandro Cucchiarelli, Maurizio Patarini e Marco Porcelli stanno mobilitando i loro attivisti per documentare e segnalare alle forze dell’ordine casi di pesca illegale, e ringraziano l’On. Stefano Galetto per essersi interessato della questione, auspicando un maggior interessamento di tutte le forze istituzionali ma anche dei comuni cittadini, invitandoli a segnalare tempestivamente alle autorità competenti ogni forma di pesca illegale.

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